Arrighi e il futuro dell’ex scuola "Presto sarà museo della Memoria"

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di Daniele Rosi

Grande commozione a Bergiola Foscalina per il 78esimo anniversario della strage nazifascista. Causa maltempo la cerimonia ha subito delle piccole variazioni che non hanno comunque impedito lo svolgimento della giornata in ricordo del sacrificio del Maresciallo Vincenzo Giudice. Dopo la messa, celebrata dal cappellano militare della Guardia di Finanza, la cerimonia si è spostata all’esterno con la deposizione di due corone; una al monumento e una al sacrario del cimitero. Molte le autorità civili e militari presenti, accolte dal discorso della sindaca Serena Arrighi che ha ringraziato il presidente della Regione Eugenio Giani e i generali Fabrizio Cuneo e Bruno Bartoloni per la loro vicinanza.

"Stiamo lavorando con impegno per il museo della memoria nella scuola di Bergiola – ha detto Serena Arrighi – e sappiamo quanto sia atteso. Lo dobbiamo a questo paese piccolo, coraggioso e fiero dall’identità antifascista. Bergiola Foscalina aveva accolto molte persone e i fascisti della zona lo sapevano, così come che tanti ragazzi del paese erano partigiani".

Il 16 settembre del 1944 cominciò con il massacro di 147 prigionieri alle Fosse del Frigido. I nazifascisti trovarono tra i cadaveri il tesserino di un bergiolese e da qui la decisione di colpire il paese. Le truppe arrivarono guidate dai fascisti accanendosi sugli abitanti. Non riuscì a salvarli l’eroismo del Maresciallo maggiore della Guardia di Finanza, Vincenzo Giudice, che offrì invano la sua vita in cambio di quella delle persone rinchiuse nella scuola; i nazifascisti uccisero tutti.

"Il 16 settembre è lutto cittadino – prosegue la sindaca - ma anche dolore privato. La ferita che questa comunità ha subito ha toccato ogni famiglia e in ognuna resta la memoria di quei terribili fatti, anche tra i più giovani". Ma è soprattutto sulla creazione del museo che la sindaca ha rimarcato l’importanza per la realizzazione. "Per il restauro e il recupero della scuola di Bergiola vi è unità d’intenti tra Comune, Regione e Guardia di Finanza – sottolinea Arrighi -. Si sono definite le linee d’intervento e il Presidente Giani ci ha assicurato la disponibilità di Firenze per fondi aggiuntivi ai 500mila euro previsti, che copriranno i costi dell’aumento di energia e materie prime".