Apuane, risorsa e sfruttamento Gli esperti a confronto in vetta

Due giorni per studiare le Apuane, conoscerle da vicino, ammirare il loro fascino, le ricchezze naturali che preservano e toccare con mano la grande devastazione ambientale che le sta sbriciolando anno dopo anno prodotta dall’attività estrattiva. Due giorni che serviranno a delineare e proporre modelli alternativi di crescita e sviluppo che mettano le cave in secondo piano. Sono gli obiettivi dell’iniziativa in programma oggi e domani a Carrara dove arrivano i vertici del Club alpino italiano per un Comitato direttivo centrale che vuole testimoniare l’attenzione per l’impatto ambientale, della presenza dell’uomo, sulle montagne. Appuntamento al Rifugio Carrara del Cai locale dove alle 13.30 si svolgerà la conferenza dei presidenti regionali e provinciali, alle 18.30 il Comitato centrale di indirizzo e controllo. Poi la proiezione del film “Cave Canem” del regista già nominato anche ambientalista dell’anno nel 2015, Alberto Grossi. "Il Cai vuole trovare soluzioni e proporre modelli che sappiano delineare uno sviluppo del territorio equilibrato e sostenibile dal punto di vista ambientale", spiega il presidente generale Antonio Montani. Le cave saranno poi al centro dell’escursione di domani con il presidente Montani, la vice Laura Colombo, tutti i delegati e partecipanti all’evento accompagnati dalla presidente di Carrara, Brunella Bologna e dai soci della sezione. Dal rifugio Carrara si partirà verso Campocecina e fino a Capanna Martignoni, da cui si possono osservare gli impianti di estrazione dall’alto per poi arrivare alle cave del Sagro.