’Angeli’ sul ponte di Albiano Magra La speranza è di non essere più soli

Imprenditori e residenti ringraziano chi non li ha abbandonati. Ma accusano: "Siamo in una trappola"

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di Maria Nudi

Ha 98 di vita, è nato nel 1923, ed è conosciuto in Toscana e in Liguria, grazie alla famiglia Baldassini che gestisce con passione Il Forno dolciario ad Albiano. Roberta e Fabio Baldassini, sorella e fratello, nonostante il crollo del ponte, portano avanti l’attività con tenacia e anche con solidarietà. Perchè è la solidarietà la voce della speranza per una comunità tagliata fuori dai collegamenti. "Per sopperire ai disagi che la comunità deve vivere - raccontano Roberta e Fabio Baldassini - e per dire grazie ai clienti che per venire da noi si sobbarcono tempi lunghi per distanze che sarebbero brevi, abbiamo deciso sconti speciali e un regalo. Se lo meritano: non ci hanno abbandonato. Il crollo ha conseguenze gravi: non c’è più il passaggio e mancano le certezze che per una attività economica sono importanti". Dal pane di qualità alla danza che ti porta su palcoscenici di serie A. " Il crollo del ponte - racconta Monia Piva titolare di Scuola di Danza dove passione e professionalità sono da 14 anni protagoniste- crea a tutta la comunità conseguenze negative. Questo vale anche per la nostra scuola che per il covid è aperta solo per 20 bambini che andranno ai concorsi. Io ho anche una mamma che comincia ad avere qualche acciacco. Ho paura, se ci fossero delle emergenze? Siamo in trappola". I mille volti di Albiano Magra sono anche quelli della Pro Loco, presidente Barbara Ferrari, titolare di un salone di accocianture. " Questo anno - racconta Barbara Ferrari - abbiamo realizzato un presepe itinerante fatto di sagome in legno e sul punto dove è crollato il ponte abbiamo messo la sagoma di due angeli con la tromba per lanciare un messaggio. Da quell’8 aprile la nostra comunità vive due isolamenti, quello dovuto alla pandemia e quello causato dalla viabilità cancellata". "Non avrei mai pensato di vivere questa situzione- commenta Francesca Magrini che col marito Andrea gestisce da 26 anni il Bar Tabacchi- anche stamani (ieri per il lettore ndr) non transita nessuno . Viviamo da 9 mesi un isolamento totale. Se andiamo avanti lo dobbiamo ai nostri concittadini, al sindaco Valettini che non ci ha abbondanato. Per andare dal fisioterapista ad Aulla mi ci vuole mezza giornata: capisce come stiamo vivendo? Il vostro giornale ha sempre seguito la nostra situazione. Grazie". "Tutto è cambiato con il crollo del ponte: non passa più nessuno. Devono fare in fretta, è passato troppo tempo da quando la nostra quotidianità è stata portata via. E’ crollata col viadotto". Valter Nobili, titolare della rivendita Tabacchi e Lotto è perentorio. "Il fratello di una nostra ospite - racconta Giuseppe Trippi responsabile di Villa Rosa, la rsa dove gli ospiti sono in famiglia- che abita ad Aulla è stato costretto a portare via la signora per la viabilità. E cosa dire dei nostri operatori che in questa situazione lavorano? Siamo in difficoltà, ma andiamo avanti". "Speriamo - conclude Pierangelo Peroni, presidente del Comitato residenti- che siano rispettati i tempi e che nel 2022 il ponte ci sia".