Americani e partigiani, la storia di un’alleanza

La console degli Stati Uniti a Firenze Ragini Gupta in visita in città ha incontrato i protagonisti della Liberazione in Accademia

CARRARA

Gli alleati e i partigiani, una storia scritta nei libri, fatta di dolore, di morte, di speranza per chi l’ha vissuta, di una guerra assurda e fratricida contro il nazifascsimo che accomuna America e Carrara. La console generale degli Stati Uniti a Firenze Ragini Gupta, è stata in visita in città e dopo una mattinata alle cave di Gioia, ha incontrato i partigiani all’Accademia di Belle Arti e poi è stata accompagnata a Fontia e Santa Lucia per vedere con i propri occhi i luoghi della memoria sul territorio cittadino. Luoghi che trasudano di marmo e arte ma anche di sacrificio e dolore, Carrara e la sua gente, con un passato alle spalle di un’occupazione combattuta con tanta fierezza e a costo di troppo sangue, alla cui conclusione gli americani giunti in città, ancora assediata dai tedeschi, ebbero un ruolo fondamentale.

Le emozioni si sono sentite tutte. le parole dei partigiani sono state un balzo all’indietro di una città che ha pagato un prezzo altissimo di giovani vite umane. La console ha voluto sentire da vicino il racconto degli uomini che sono stati protagionisti della Liberazione di Carrara. C’erano Giorgio Mori presidente onorario dell’Anpi di Massa e Carrara, Giuseppe Barbieri, Tonino Lavagnini, Nando Sanguinetti presidente dell’Anpi Carrara, Alessandro Conti presidente dell’Anpi provinciale, Marta Tongiani, e Cristiano Corsini e Pierpaolo Ianni autori del libro "Hill 366 una storia da raccontare" pubblicato a cura dell’Istituto storico della Resistenza apuana, in cui la prefazione è stata fatta del console americano che ha preceduto l’attuale. "La volontà della console – racconta Corsini – era di incontrare i partigiani che sono gli occhi della memoria storica legata alla seconda guerra mondiale, infatti hanno ricordato perfettamente il giorno in cui arrivarono gli americani e i giorni a seguire di lotta".

Dopo l’incontro con i partigiani intriso di ricordi, anche delle eroiche donne che aiutarono gli uomini nel combattimento contro gli invasori, quelle del 7 Luglio, Gupta è stata accompagnata da Corsini, presidente della Pro Loco Fontia e il giurista Ianni, membro della commissione Biblioteca e archivio storico del Senato, a Santa Lucia dove si trovava l’osservatorio tedesco da cui venivano diramati ordini per i cannoni a lunga gittata sul promontorio di Punta Bianca e dove si svolse uno scontro che costò la vita ad un colonnello americano a cui è dedicata una lapide marmorea.

"Con il consolato americano– ha spiegato Ianni – abbiamo duecento anni di rapporti diplomatici. Alla console abbiamo fatto ripercorrere le tappe che riguardarono le nostre colline dove si svolse una battaglia importantissima, avvenuta il 15 aprile del 1945". Lo scontro è ricordato nel mosaico del cimitero monumentale americano dei Falciani.

Cristina Guala