Ambientalisti all’attacco "Alle cave serve la svolta"

Alberto Grossi attivo nella difesa delle Apuane osserva che al monte ci sono più macchine che lavoratori e chiede una inversione di marcia

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Cave: ancora botta e risposta tra ambientalisti e imprenditori. "Stupisce, perciò, la concorde alzata di scudi del lapideo che è stata scatenata dalla previsione di una mobilitazione nazionale per fermare la devastazione ambientale – dice Alberto Grossi, da sempre attivo nella difesa delle Apuane, -. Assindustria sciorina i suoi numeri come verità assolute, ma perché quando parla di aumento delle rese non dice che l’improvvisa virtuosità potrebbe dipendere dalla prassi di stoccare gli scarti in cave e gallerie inattive. Certo ci rassicurano che le cose cambieranno con Marble Way, peccato che la marmettola, che dal monte arriva al mare, abbia preceduto di molti anni questo nuovo corso che porterà nuova occupazione nel settore lapideo, non tanta quanta ne occorrerebbe per ripulire dai fanghi di cava i corsi d’acqua superficiali e sotterranei. Ci dicono poi che le cave occupano solo il 3% delle Alpi Apuane. Infine il lavoro: già dal 1987 risultano esserci più macchine che lavoratori, una realtà che sta ad indicare la perversione dei numeri di fronte a un dramma ambientale e sociale che si ingrandisce sempre più. Non è più rinviabile un’inversione in un tempo che ha sparigliato vecchie certezze e chiede di adeguarsi a prospettive economiche diverse".

Nella diatriba interviene anche il presidente del consiglio di Massa ed esponete di Forza Italia Stefano Benedetti. "Noi non demordiamo, anzi, dopo aver fatto campagna elettorale a Carrara ed aver incontrato imprenditori e operai del lapideo, siamo ancora più convinti che la battaglia per il rilancio e la riqualificazione del settore va combattuta insieme ai partiti, associazioni e soggetti, che condividono con noi l’importanza dell’oro bianco al quale il nostro territorio non può e non deve rinunciare- dice quest’ultimo -. Forza Italia, di fronte alle preoccupanti aggressioni nei confronti di coloro che sono impegnati nella lavorazione e nel commercio del marmo, esprime solidarietà nei loro confronti, mettendosi a disposizione per organizzare e svolgere tutte le iniziative di contrasto a chi vorrebbe chiudere le cave, affossando definitivamente l’economia locale. In ciò, siamo perfettamente in linea con gli industriali che qualche giorno fa sono intervenuti pubblicamente denunciando un clima di forte tensione che potrebbe anche degenerare in violenza vera e propria. Nel merito, sarà necessario che le istituzioni locali intervengano per condannare questo modo di fare politica e di opposizione al mondo del lapideo, affinché si possa tornare ad clima di pacifico confronto come Forza Italia partecipeemo alla contro manifestazione in risposta a coloro che vorrebbe chiudere le cave".