Al Cermec 6mila tonnellate di rifiuti in più

La spazzatura di Firenze, Prato e Pistoia sostituirà quella ligure che non arriverà più

Il Cermec raccoglie i rifiuti solidi urbani delle zone dove non c’è la raccolta differenziata (foto d’archivio)

Il Cermec raccoglie i rifiuti solidi urbani delle zone dove non c’è la raccolta differenziata (foto d’archivio)

Massa, 19 agosto 1018 - Dal 6 agosto  scorso al Cermec non arrivano più rifiuti liguri. Al loro posto arriveranno, nei prossimi giorni e comunque fino alla fine dell’anno, 5.969 tonnellate di spazzatura di Firenze, Prato e Pistoia. Chiariamo subito un dato.Non ci saranno code di tir carichi di «monnezza». In poco più di 4 mesi, 5.969 tonnellate di rifiuti, se pensiamo che il Cermec lavora 6 giorni alla settimana, significa circa 4 autotreni al giorno. Forse qualcuno di più, ma non si formeranno code. A firmare l’ordinanza è stato il «governatore» Enrico Rossi. Ha usato l’articolo 191 del testo unico sull’ambiente che permette la possibilità, in caso di emergenza, di spostare i rifiuti da una zona della Toscana all’altra.

Intendiamoci. Non è che i rifiuti urbani a Firenze si sono improvvisamente moltiplicati. E’ stato bocciato il nuovo inceneritore previsto a Firenze e ci sono stati, nel tempo, vari no ad altre ipotesi di impianti di trattamento e/o smaltimento rifiuti. Dinieghi spesso dettati dalla spinta (o dai ricorsi) di questo o quel comitato. E così il Cermec è diventato strategico, non solo per la nostra provincia ma anche per tutta la Regione. L’arrivo della spazzatura pratese, pistoiese e fiorentina era previsto. E’ stata la Regione Toscana a far saltare l’intesa con la Liguria che in questi anni ha portato al Cermec prima i rifiuti urbani della Spezia (ma poi quella provincia ha potuto fare da sola), poi quelli genovesi. I soldi liguri hanno permesso ai vertici Cermec di far funzionare l’impianto quasi a pieno carico. Per essere chiari. Genova ha pagato al Cermec 155 euro a tonnellata lavorata. Prima di questi rifiuti il Cermec faceva pagare ai comuni di Massa e Carrara 170 euro a tonnellata, scesi prima a 165 e ora a 143.

Con Genova che pagava più del prezzo di mercato, a Massa e Carrara è stato fatto uno sconto. Con Firenze sarà più difficile strappare un buon prezzo ma comunque sarà superiore ai 143 euro del nostro territorio. Questi soldi hanno permesso anche di garantire il posto agli attuali 49 addetti dell’impianto. Prima erano 58 ma con la vecchia gestione il Cermec è finito in concordato. «Nel 2011 avevamo 25 milioni di debito – ricorda Stefano Donati, dipendente Cermec dotato di procura – . Di solito quando una ditta finisce in concordato ci sono tagli selvaggi al personale e i creditori ricevono il 10% di quanto dovevano riscuotere. Noi alle ditte locali abbiamo garantito il 75% in sei anni. Ai creditori ordinari abbiamo pagato quasi tutto, ora ci sono gli altri. Il concordato finirà nel 2020 ma siamo a buon punto. E aspettiamo che la Regione Toscana approvi una revisione importante della struttura per abbattere gli odori. Costo previsto 3 milioni e mezzo. Non faremo un debito, li abbiamo in cassa».