L’assessore regionale Serena Spinetti e la sindaca Serena Arrighi unite per salvaguardare i quaranta lavoratori di Agrolab Group di via Frassina a Nazzano. L’azienda tedesca leader delle analisi ambientali ha deciso di dismettere un ramo dell’azienda carrarese. L’assessora alle Politiche sociali e alla cooperazione internazionale della Regione Toscana, Serena Spinelli, ha avuto vari contatti con la nostra amministrazione per organizzare un incontro con i dipendenti sul grave problema della perdita dei posti di lavoro, in un territorio come quello apuano già marchiato dalla vicenda Sanac. Il tutto in attesa che la sindaca Arrighi parli nuovamente con l’amministratore delegato dell’azienda Anna Pagliani, e questo dovrebbe avvenire il prossimo lunedì. Durante il primo contatto la sindaca aveva incoraggiato l’azienda a restare in loco per le grandi opportunità lavorative che si sarebbero aperte a seguito dell’attuazione della filiera corta del marmo, e dai nuovi insediamenti che nasceranno a partire dal 2024 nell’area ex Enichem. In settimana invece sulla questione la sindaca dovrebbe avere un incontro con la Cgil. Agrolab durante l’incontro con Sebastiano Salaro, il segretario della Filcams Cgil, come ha riferito il sindacalista "non ha mai parlato di licenziamenti", ma secondo Salaro i trasferimenti non sarebbero altro che "licenziamenti mascherati". Difficile accettare una trasferta senza certezza di un aumento di stipendio in sedi lontane da Carrara chilometri e chilometri, come Altavilla nel vicentino, Gela in Sicilia, o Pisticci in Basilicata. E come temuto da lavoratori e lavoratrici, ma anche dalla Cgil, che questa trasferta sia garantita a tutti e quaranta. Intanto dal 3 febbraio i dipendenti hanno dichiarato lo stato di agitazione al grido di ‘resistenza’. Il timore è anche quello che la dismissione del ramo analisi ambientali sia solo il primo passo per la chiusura del sito di Nazzano, che ad oggi dà lavoro a un centinaio di persone. "Abbiamo deciso di aprire lo stato di agitazione – ha detto Salaro dopo l’incontro con i vertici Agrolab lo scorso 3 febbraio quando l’azienda ha illustrato il piano industriale – attiveremo tutte forme di lotte per non far perdere il posto lavoro a questi quaranta dipendenti, tra cui convocare la Regione per chiedere l’unità di crisi. I trasferimenti sono licenziamenti camuffati, e senza sapere effettivamente quanti lavoratori saranno trasferiti. A settembre Agrolab ci aveva assicurato che non c’era nessun piano di ristrutturazione per poi dire dicembre che avrebbe smantellato un ramo dell’azienda". Alessandra Poggi