Aggredì l’anziana madre Il giudice lo assolve "Non era più cosciente"

Il difensore Walter Mattarocci si è avvalso della perizia di uno psichiatra. Oggi la donna è deceduta. Il ragazzo non la riconosceva più perché non lucido.

Aggredì l’anziana madre  Il giudice lo assolve  "Non era più cosciente"

Aggredì l’anziana madre Il giudice lo assolve "Non era più cosciente"

di Andrea Luparia

E’ finito con l’assoluzione dell’unico imputato il processo per maltrattamenti all’interno di una famiglia a Massa. Una storia complessa da raccontare, che risale a pochi anni fa e che ha conosciuto la parola fine con la lettura, lunedì pomeriggio, della sentenza da parte del giudice monocratico Valentina Prudente. Il magistrato ha accolto la tesi sostenuta dall’avvocato Walter Mattarocci secondo il quale l’imputato (tossicodipendente con alcuni precedenti) al momento dell’aggressione non riconosceva più la madre. L’aveva scambiata forse per una vicina di casa o una vicina, perchè non si stava più curando. Per disintossicarsi, infatti, avrebbe dovuto assumere una determinata dose di metadone ma non lo faceva. L’avvocato si è fatto forte della perizia scritta da uno psichiatra dove viene messo, nero su bianco, che l’uomo non è socialmente pericoloso. L’aggressione è avvenuta perchè in quel momento la sua capacità mentale era fortemente scemata in quanto non trovava il metadone necessario per curarsi. Ma quando ha ripreso a curarsi, è ritornato normale. La prova sarebbe il fatto che quando la donna (che poi è morta) si è sentita male, a restare in casa per curarla è stato proprio il figlio che lei aveva denunciato. E in questo lasso di tempo, la donna aveva anche ritirato la querela. Ormai però il processo era avviato e il reato è procedibile d’ufficio. Ma lunedì è arrivata l’assoluzione.