Adeguamento non finito Il Comune scarica Petrà

Sicurezza sismica all’elementare Giromini: inadempienze dall’azienda appaltatrice. Stracciato il contratto da palazzo civico che ora cercherà un’altra ditta

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Era già nell’aria ma adesso è ufficiale: il Comune di Carrara ha stracciato il contratto con la Petrà Srl impianti, la società che ormai si può dire si occupava fino a qualche giorno fa, dei lavori di adeguamento sismico della scuola elementare Giromini di Marina di Carrara, per gravi inadempimenti e altrettanti gravi ritardi. La scuola non è stata ultimata secondo il crono programma. Una risoluzione annunciata ma adesso ufficializzata a cui dovrà seguire quello che in gergo tecnico si chiama ‘stato di consistenza’, ovvero la verifica delle parti su quanto fatto effettivamente e su quanto speso. Quindi si dovrà procedere a nominare un’altra ditta in grado di ultimare i lavori. Sono nove i punti che l’amministrazione ha opportunamente valutato per rescindere dal contratto con la Petrà.

E sono: "assenza ingiustificata dal cantiere, mancata compilazione del giornale dei lavori, ridotta presenza di maestranze durante il periodo delle lavorazioni eseguite, mancata ultimazione dei lavori sul blocco biblioteca, utilizzo di materiali non rispondenti ai requisiti di progetto, atteggiamento poco collaborativo dell’impresa, maestranze poco qualificate nell’ottica di un intervento in categoria ‘OG2 8’, frequente sostituzione dei direttori di cantiere, con conseguente riduzione della qualità tecnica dei lavori eseguiti e perdita di tempo dovuta alla necessità di continue riunioni di aggiornamento tecnico, e mancato rispetto delle tempistiche contrattuali".

Una decisione che il Comune di Carrara ha preso anche a seguito di diverse proroghe rilasciate alla ditta per ultimare i lavori, ma che non sono servite per rimettersi in pari con la tabella di marcia. Il cantiere e la conseguente riconsegna della scuola avrebbero dovuto avvenire lo scorso 5 maggio. A seguito dell’ultima proroga la chiusura era stata rifissata al 4 novembre scorso. Ma così non è stato. Secondo quanto riportato nella determina del settore opere pubbliche, quella di rescissione dal contratto, la ditta avrebbe sospeso i lavori più volte con diverse scuse, che vanno dalle temperature elevate alle ferie del personale. E poi c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A seguito degli eventi atmosferici dello scorso 18 agosto, dopo tre giorni due operai della Petrà avevano cercato di risistemare il cantiere, per poi essere trasferiti in altro luogo di lavoro, precisamente il 23 di agosto, lasciando così il cantiere della scuola Giromini nel caos fino al 12 di ottobre.

Alessandra Poggi