Addio Gennaro, agli Animosi resta il suo sorriso

Si è spento Cannavacciuolo, attore napoletano legato a doppio filo con la nostra città. Contribuì alla grandezza del teatro

Migration

di Cristina Lorenzi

Ha contribuito a rendere grande il teatro Animosi. Alla crescita sua e del suo pubblico. Con le sue perfomance ha fatto amare la napoletanità a tutta Carrara avvicinando al palcoscenico anche chi poco era avvezzo a spettacoli e performance. La sua presenza era una punto fisso nei cartelloni della cultura. Si è spento improvvisamente, andandosene in punta di piedi ma creando un lacerante boato, Gennaro Cannavacciuolo, attore Di Pupi e Fresedde che recentemente fu a Massa con il suo cavallo di battaglia ’Le tre verità di Cesira’, anche lì seguito dal suo pubblico più affezionato. La notizia della sua morte ha addolorato tutti i suoi fans in città e soprattutto Marina Babboni che non mancava mai di inserire i suoi spettacoli nei vari cartelloni cittadini. Dal 1986 Gennaro fu ospite fisso delle stagioni cittadine, quando il teatro con il suo ridotto erano sempre aperti, punti di riferimento per compagnie che qui provavano e qui mettevano radici che sarebbero durate negli anni. Cannavacciuolo fece parte di quella stagione fatta di un nuovo pubblico e di tanti allestimenti che resero Piazza Battisti fucina di idee e creatività. E’ nella memoria di tutti gli amanti del teatro il travestimento di ’Carmela e Paolino varietà sopraffino’, ’Il Bacio della donna ragno’, ’Cabaret’, dove per la regia di Angelo Savelli, Gennaro divertiva e con l’ironia tipica dei campani, faceva pensare. Portò in città il primo teatro da camera, riempiendo il Ridotto con ’Le 3 Verità di Cesira’, o con le note di ’Cafè Champagne’.

"Gennaro – racconta Marina Babboni, allora direttrice del teatro e promotrice di grandi progetti intorno alla recitazione – con generosità non si tirava mai indietro, fino al punto che durante l’allestimento di uno spettacolo, si ritagliò lo spazio per un seminario per l’Università del tempo libero o quando tenne a battesimo con una sua performance la riapertura del Caffè degli Animosi da parte di due giovani imprenditori entusiasti. Era il 2002". Da lì il legame con gli Animosi si affievolì, ma non con Babboni che lo tenne sempre presente nei cartelloni di Lunatica, portando nei borghi lunigianesi mille sentimenti ed emozioni. Pochi giorni fa, prima che un ictus lo portasse via, aveva scritto alla sua amica di sempre ” Tesoro mio, lo spettacolo su Milva è in distribuzione per la prima parte della stagione. Spero di tornare agli Animosi, sempre nel mio cuore”. Perderemo lo spettacolo su Milva, ma conserviamo tutti il sorriso di Gennaro che rimane indelebile nel nostro teatro.