Addio a Rita Evangelisti, la Signora del commercio

Se n’è andata il silenzio, lasciando nello sconforto una città che la amava "Aveva sempre un sorriso per tutti, con lei salutiamo un pezzo di grande storia"

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Chi l’ha conosciuta ne ricorda il sorriso che rifletteva la sua pesonalità, quella di una donna che ha preso a morsi la vita e che con la sue doti ha scritto una pagina importante della storia del commercio, inteso come economia, della città. Rita Rosati, delle signore con la S maiuscola non si svela l’età anagrafica, se ne è andata in silenzio, dopo una malattia vissuta nel momento clou dell’emergenza sanitaria Covid-19. Ieri mattina nella chiesa di San Sebastiano, pur con regole per l’emergenza-coronavirus, erano in tanti a volerle tributare un segno di stima ed un abbraccio affettuoso alla Signora del commercio e della moda. Volti conosciuti delle attività cittadine erano lì per lei. La bara in legno chiaro ricoperta di fiori bianchi e rosa, raffinati. Raffinati come lo era lei che fin da piccola aveva, maniche rimboccate, iniziato a lavorare. Lei che raccontava la sua vita, gli esordi nel settore del commercio, in modo schietto e con grande modestia nonostante la sua boutique, “Evangelisti“, sul viale Chiesa e poi “Eva“, la boutique in via Dante, fossero il regno della moda. Ricordi, anedotti, che ieri venivano sussurati dalle persone che la conoscevano bene e ne apprezzavano l’umorismo schietto e quella eleganza e solarità che ne hanno contraddistinto fino all’ultimo la personalità. "Mi ha lasciato un grande sorriso. La conoscevo da almeno trent’anni. Quando la incontravo non mancavano mai un abbraccio ed un bacio. Quando veniva da me a prendere il caffè volevo che fosse speciale come lei"... Bruno Ciuffi esce dalla chiesa di San Sebastiano commosso. "Rita - racconta Luana Tonlorenzi - è stata una pagina della storia della città. Una autorevole pagina". Alzi la mano chi non ricorda Rita Evangelisti fare una battuta, regalare un sorriso. "Con lei se n’è andato un pezzo importante del nostro territorio", dice Paolo Vivoli della Caffetteria Ducale. Nel settore del commercio da settant’anni, ha gestito anche il celebre Bar Europa, Rita Rosati Evangelisti ha costruito con le sue mani e la sua dote imprenditoriale il suo percorso nel settore del commercio. Passo dopo passo. Gentile senza essere faziosa, ha insegnato agli operatori commerciali tante cose senza sentirsi una maestra. Cavaliere del Lavoro.

"Aveva ancora tanta voglia di lavorare", commentavano ieri sul piazzale antistante la chiesa di San Sebastiano mentre don Dianiele Ferrari officiava la messa. "Era la prima a salutare", il commento dei cittadini che ne hanno apprezzato le maniere gentili. Rita Rosati Evangelisti lascia le figlie Mimma e Gabriella. E lascia alla città un esempio di valori e insegnamenti.

Maria Nudi