Abbandona il cane legandolo a un albero

Denunciato dai carabinieri un uomo di 62 anni che si è disfatto della bestiola lasciandola a catena in un campo

L'animale salvato dai carabinieri

L'animale salvato dai carabinieri

Carrara, 23 aprile 2021- E’ stato trovato con un metro di catena, una ciotola piena di terra e di polvere, denutrito, ferito e abbandonato. I carabinieri hanno salvato un cane meticcio, trovasto in condizioni pietose legato a una catena in un campo di Bonascola. Il proprietario, un uomo di 62 anni che ha deciso di disfarsi del cane nel modo più veloce, abbandonandolo nel campo senza preoccuparsi delle sue necessità, è stato denunciato per maltrattamenti. Alla domande dei carabinieri avrebbe addotto una serie infinita di scuse, del tipo: "Ho la casa piccola e non posso tenere il cane", "venivo qui tutti i giorni a dargli da mangiare".

La povera bestiola, tenuta dal suo padrone legata a una catena di lunghezza non adeguata, era senza cibo e aveva la ciotola dell’acqua inquinata da terra e fango. I militari dell’Arma, che si sono mobilitati per salvare il cane, dopo averlo rifocillato lo hanno affidato alle cure di un veterinario, che ha riscontrato un grave stato di malnutrizione, nonché varie patologie e lesioni evidenti.

Fortunatamente per la bestiola, una pattuglia di di carabinieri, capeggiata dal sottotenente Walter Calandri, comandante del nucleo operativo e radiomobile, alcuni giorni fa è passata dal podere nelle endici del candia durante uno dei consueti servizi antidegrado per verificare eventuali occupazioni abusive di casolari abbandonati. Nella perlustrazione gli uomini dell’Arma, avevano notato una cuccia malridotta posta in mezzo all’erba alta per dare riparo ad un cane di circa otto anni, impaurito e infreddolito, legato al tronco di un albero con una catena fissa, per giunta troppo corta per consentire movimenti aedguati. Il cane, che poi si è accertato chiamarsi Athos, probabilmente deve la vita ai carabinieri, che lo hanno trovato praticamente abbandonato a se stesso, stanco e rassegnato, visibilmente denutrito ed in pessime condizioni igienico-sanitarie. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che il terreno era nella disponibilità di un 62enne di Carrara, che non avendo più la possibilità di tenere il cane vicino a casa, lo aveva lasciato all’aperto, in un podere alla periferia della città, senza però garantirgli né le cure necessarie, né condizioni di vita adeguate, visto che poteva muoversi solo nel raggio di pochi metri, tra la sua cuccia e l’albero a cui era legato. I militari dell’Arma si sono presi subito cura del meticcio, provvedendo a sfamarlo e dissetarlo dopo aver accertato che la ciotola del cibo era completamente vuota, mentre in quella dell’acqua c’era addirittura terra e fango. Il cane quando è stato avvicinato dagli uomini in divisa, si è rivelato molto docile, ma il suo sguardo e soprattutto il suo aspetto la dicevano lunga sulla vita difficile che stava affrontando. A causa dell’incuria del suo padrone, non riusciva nemmeno a poggiare bene le zampa per terra, quindi a malapena riusciva a camminare, per non parlare delle drammatiche condizioni del pelo, pieno di vistose ferite ed infestato dai parassiti.

Il passo successivo è stato quello di convocare sul posto il 62enne, insieme ad un veterinario dell’Asl, che ha confermato le precarie condizioni di salute dell’animale, in evidente stato di malnutrizione, visibilmente sottopeso, con lesioni alle zampe e l’atrofia muscolare tipica dei cani che si muovono poco o per nulla.

A quel punto, per il padrone del cane è scattata la denuncia per “maltrattamento di animali”. Il meticcio, è stato invece affidato ad un’associazione della zona che già da qualche giorno se ne sta prendendo cura, anche se la strada verso la guarigione è ancora lunga. Per contrastare qualsiasi forma di crudeltà in danno degli animali ed evitare situazioni estreme come quella del cane Athos, il maggiore Cristiano Marella, comandante della Compagnia ricorda che la legge tutela i nostri amici a quattro zampe. Sono previste pene molto severe per chi li abbandona oppure li tiene in condizioni non adeguate, perciò chiunque assista oppure sia a conoscenza di un maltrattamento in atto, non deve fare finta di nulla né voltarsi dall’altra parte, ma è opportuno chiamare il 112 o segnalare il caso al comando stazione Carabinieri più vicino.