A passo di danza ispirandosi a quadri famosi

Al Teatro dei Servi di scena la ’Noah Dance Company’ del coreografo massese Massimiliano Mosti. "L’obiettivo è avvicinare i giovani"

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Danza e arte fuse insieme, quasi simbiotiche in una sceneggiatura fatta di corpi che si muovono per raccontare opere d’arte. È ciò che c’è dietro "Quadri d’amore", il nuovo spettacolo in scena stasera, alle 21, al Teatro dei Servi di Massa, nell’ambito del cartellone frutto della collaborazione tra Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Comune di Massa. L’ideatore è il coreografo Massimiliano Mosti, 40 anni, massese, della "Noah Dance Company", fondata a Massa nel 2019 e formata da quattro ballerini più altri tre selezionati con un’audizione apposita per lo spettacolo. Quadri ispirati al sentimento più potente e pregnante, dall’"Ettore e Andromaca" di De Chirico alla "Ragazza alla finestra" di Dalì a "Gli amanti" di Magritte", al "Sonno che genera mostri" di Goya e così via.

Come nasce l’artista Massimiliano Mosti?

"Ho iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo quando ne avevo 15. Ho fatto varie cose e ho costruito diverse compagnie in questi anni. Poi nel 2019 abbiamo dato vita alla ’Noah Dance Company’ ma purtroppo c’è stata di mezzo la pandemia".

Quadri di artisti famosi che si animano sul palco. Perchè questo connubio tra due forme di arte?

"Abbiamo scelto di dar vita a uno spettacolo che potesse attirare soprattutto i giovani verso il mondo dell’arte. E quindi ecco l’idea di rappresentare con la danza i quadri di sette artisti famosi presi da varie epoche. Si tratta di un mix tra contemporanea e hip hop".

C’è una storia però...

"Sì ed è ambientata in un museo. In pratica lo spettacolo è diviso in sette parti, ognuna dedicata a un quadro e interpretata dai ballerini. Tra una parte e l’altra viene raccontata la storia del personale del museo da una voce fuori campo. Una delle protagoniste a un certo punto rimane addirittura imprigionata in uno dei quadri".

Come mai quadri d’amore?

"In realtà l’idea iniziale era quella di scegliere quadri che rappresentassero il bacio. Poi mi sono reso conto che la struttura coreografica rischiava di essere ripetitiva e allora ho scelto quadri che avrebbero ispirato l’amore in tutte le sue sfaccettature. Pensiamo alla "Ragazza alla finestra" di Dalì. Lo dipinse pensando a sua sorella".

Come si impostano di solito questo tipo di spettacoli?

"In genere parto sempre da una traccia generica e poi man mano che si va avanti cerco di trovare una connessione. La danza la sfrutto come veicolo per declinare tematiche ma gli spettacoli che andiamo a creare sono a 360 gradi. La base è quella perché conosciamo questo linguaggio, poi magari ci si aggiunge il recitato. In questo caso ho cercato di scegliere quadri che potessero essere compresi subito dal pubblico attraverso la nostra rappresentazione.

Qual è il vostro messaggio?

"Che l’arte non ha età proprio come l’amore che, nonostante il passare del tempo, resta sempre attuale e si rigenera".

Progetti futuri?

"Gireremo un videoclip con un messaggio di pace per l’Ucraina. In questo caso si vedranno i protagonisti della tela di Magritte che, invece di indossare i veli, dipingeranno i visi con i colori ucraini. Poi abbiamo in programma di portare questo spettacolo in giro per la Toscana. E infine ci è stato chiesto di organizzare a Massa un mini campus per ragazzi che hanno la passione della danza. In pratica daremo la possibilità ad alcuni di fare uno stage con la nostra compagnia per cinque giorni".

Ludovica Criscitiello