"A Massa il diritto alla vista del mare non è rispettato"

Bruno Giampaoli, presidente di Italia Nostra, spiega la situazione lungo il litorale apuano

Ecco cosa vede chi arriva a Marina dall’autostrada

Ecco cosa vede chi arriva a Marina dall’autostrada

Massa, 18 agosto 2019 .- «Il diritto alla vista del mare? Non è rispettato. E poi mancano gli accessi pubblici al mare». Queste sono le parole di Bruno Giampaoli, presidente di Italia Nostra, che ha voluto dire la sua riguardo la mancata tutela del paesaggio e l’assenza di varchi pubblici al mare. Un problema che coinvolge la zona di Marina di Massa, in particolare il tratto che va dalla Colonna 28 Ottobre di via Mattei al Brugiano e oltre, fino a piazza Bad Kissingen.

«In questo tratto ci sono soltanto due accessi pubblici al mare autorizzati – spiega Bruno Giampaoli –. Il primo è riservato ai veicoli, il secondo invece alle persone. La mancanza di molti più varchi fa pensare che tutto il litorale sia di proprietà privata. Ma in realtà non è così. A differenza di Marina di Massa, la zona di Cinquale ha a disposizione molti più accessi alla battigia, anche ben distribuiti». La battaglia di Bruno Giampaoli e di Italia Nostra va avanti ormai da 3 anni. Una battaglia che, oltre agli accessi pubblici, riguarda anche la vista del mare e della spiaggia, «che è completamente occlusa da un’enorme barriera di cabine e da siepi troppo alte – continua Giampaoli –. In questi anni la situazione non è cambiata minimamente. Il diritto del cittadino alla vista del mare non è rispettato, a causa delle alte siepi e delle cabine poste «a chiusura» con orrende recinzioni di tavole. Tutto questo contraddice le leggi sulla tutela del paesaggio che prevedono la disposizione a pettine delle cabine e le siepi ad altezza d’uomo». Ma quale potrebbe essere la soluzione al problema?

«Bisognerebbe seguire le leggi attuali – afferma il presidente di Italia Nostra – e ripristinare i varchi pubblici esistenti. Inoltre sarebbe opportuno imporre il rispetto delle norme, facendo aprire, alle distanze previste, anche dei minimi passaggi pedonali per permettere l’accesso alla battigia». «Il mare e la spiaggia sono demaniali – conclude Bruno Giampaoli – e, come tali, devono essere accessibili a tutti. Nessuno dovrebbe privarci di un bene pubblico quale il mare. Lo stesso mare che, insieme alle montagne, rende unico il nostro territorio».