'Tartufo', al Garibaldi la stagione di prosa si chiude alla grande

Domani "Gli alti e bassi di Biancaneve"

Garibaldi

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Carrara, 23 marzo 2019 - Con lo spettacolo Gli alti e bassi di Biancaneve prosegue domani la rassegna Carrara Contemporanea promossa da Comune e Fondazione toscana spettacolo. La favola per famiglie, con testo e regia di Emma Dante, con Italia Carroccio, Davide Celona, Daniela Macaluso, è in scena alla Sala Garibaldi, domani alle 17,30. Produzione compagnia Sud Costa Occidentale. Fedele al suo stile, anche quando vuole rivolgersi al pubblico dei più piccoli, la regista e drammaturga palermitana Emma Dante, una delle più sanguigne e viscerali artiste del teatro contemporaneo, dopo il successo di Anastasia, Genoveffa e Cenerentola, ancora una volta si confronta con la letteratura per l’infanzia.

Presenta una fiaba crudele, dove una Biancaneve bambina scopre i veri valori della vita, grazie all’incontro con i sette nani, sette minatori che hanno perso le gambe durante un’esplosione in miniera. In questo spettacolo Emma Dante porta in scena una delle sue più forti riflessioni sulla vita: “è dagli alti e bassi della vita, dalle sproporzioni delle cose, che Biancaneve fa esperienza e trova la sua verità”.

Si prosegue poi la prossima settimana. Giuseppe Cederna, Valentina Sperlì, Roberto Valerio sono i protagonisti dello spettacolo «Tartufo», l’ultimo appuntamento con la stagione di prosa alla sala Garibaldi, promossa da Comune e Fondazione toscana spettacolo onlus. Chiude la stagione un grande classico di Molière, «Tartufo», con l’adattamento e la regia di Roberto Valerio. In scena con Giuseppe Cederna, Valentina Sperlì, Roberto Valerio ci sono Paola De Crescenzo, Massimo Grigò, Elisabetta Piccolomini, Roberta Rosignoli, Luca Tanganelli. Produzione associazione teatrale pistoiese centro di produzione teatrale con il sostegno di Mibac, Regione.

Lo spettacolo «Tartufo» è in programma invece mercoledì 27 e giovedì 28 alle 21. Giovedì 28 è prevista anche la matinée per le scuole, alle 10. Commedia divertente e popolare, un classico del teatro molieriano che unisce satira corrosiva e profonda riflessione sull’animo umano e sui valori sociali. Un’opera audace e contemporanea che rivela la crisi della società moderna dilaniata tra materialismo senza senso e spiritualità fanatica. Il protagonista, emblema dell’ipocrisia, indossa la maschera della devozione religiosa e della benevolenza per raggirare e tradire il suo sprovveduto e ingenuo benefattore Orgone. «Tartufo» irrompe in una famiglia benestante, la sconvolge completamente e ne prende il controllo: ipnotizza il padre, acceca la madre, sposa la figlia, bandisce il figlio, seduce la matrigna.