Guerrieri, Cavalli e Centauri, le sculture di Paolo Staccioli

Fino al 23 aprile a Siena: una cinquantina fra ceramiche e bronzi sono esposti nei locali dei Magazzini del Sale, nei sotterranei appartati del Palazzo Pubblico di Siena.

Guerrieri, Cavalli e Centauri: le opere del ceramista Paolo Staccioli

Guerrieri, Cavalli e Centauri: le opere del ceramista Paolo Staccioli

Siena, 15 marzo 2019 - Si intitola ‘Guerrieri, cavalli e cavalieri’ la mostra di Paolo Staccioli in corso fino al 23 aprile a Siena. Una cinquantina fra ceramiche e bronzi sono esposti nei locali dei Magazzini del Sale, lungo un tracciato che si snoda nei sotterranei appartati del Palazzo Pubblico di Siena. Qui ogni opera trova la sua più appropriata collocazione a partire dal monumentale bronzo alto più di due metri con un genietto alato che cavalca stretto al collo del suo destriero nel cortile del palazzo, dando il benvenuto ai visitatori.

Uno strano caso del destino vuole che sia proprio la città del Palio a rendere omaggio alla schiera di cavalli e cavalieri di un artista toscano che ogni giorno, nel suo laboratorio-officina di Scandicci, a due passi da Firenze, con passione e con l’umiltà che è il tratto distintivo dei grandi, continua a misurarsi con l’uso, a volte imprevedibile ma ammiccante del fuoco e degli ossidi di rame, dando vita ad un campionario infinito di composizioni che riveste con fantastici racconti pittorici impressi definitivamente sulla ‘terra’ con la smaltatura a lustro.

"Fra tutte le sedi questo è lo spazio più magico e adatto ad accogliere le mie opere" racconta Staccioli che, fresco di importanti riconoscimenti in Italia e all’estero, si sente a casa proprio qui, nella terra di Siena, vicino alle sue radici etrusche e toscane, in un dialogo aperto e stimolante fra l’antico e il Novecento di artisti quali Marino Marini, Arturo Martini, Marcello Fantoni e Giacometti.

Sfere traslucide rotolanti come biglie lunari sul rosso cotto della pavimentazione, mappamondi sui quali siedono viaggiatori in misteriosa attesa, schiere di guerrieri immobili e di cardinali stanti, stele torri sui quali fanno capolino puttini alati: è questo il mondo immaginifico di Paolo Staccioli che ci affascina e ci cattura con la leggerezza e l’intrigante vena ironica delle sue composizioni.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.