Rinuncia alla vittoria e aiuta il rivale Fair play di un ragazzino della Virtus

Rinunciare ad una possibile vittoria per aiutare un avversario caduto. Un gesto di fair-play che rimarrà negli annali. E’ accaduto al "Martini", al Gran Gala "Esordienti" che ha preceduto il Meeting internazionale. Merito anche della Virtus che ha diffuso valori sani agli atleti.

Durante una delle ultime batterie dei 400 metri, due ragazzini, uno della Virtus Lucca e l’altro dell’Atletica Massarosa, lanciano la volata finale, con buon vantaggio sugli altri; ma, a circa 80 metri dall’arrivo, si agganciano. Il bimbo della società versiliese cade a terra, spianando la strada all’avversario che potrebbe vincere agevolmente ma che, invece, si ferma, ritorna indietro e aiuta il rivale a rialzarsi. Ciò sotto gli occhi degli spettatori quasi increduli, ma felici, che accolgono quanto hanno appena visto con uno scrosciante applauso. Per la cronaca, poi, in rimonta, vincerà un ragazzino livornese. Ma il bimbo di undici anni che ha aiutato l’avversario ha trionfato moralmente.

Una situazione che ricorda un altro gesto che fece epoca. Quello di Paolo Di Canio nel corso di Everton-West Ham: l’attaccante preferì aiutare il portiere avversario (infortunato), invece che segnare comodamente. Un gesto che gli valse il premio Fair Play dell’anno. È il 18 dicembre 2000 e a Goodison Park si gioca Everton-West Ham. Siamo ormai prossimi al 90’, con il punteggio sull’1-1. Gerrard fa un’uscita bassa disperata, anticipando l’attaccante sulla palla, ma subendo un duro colpo nel contrasto. Rimane a terra, ma l’azione continua. Sinclair, dalla fascia destra, crossa verso il centro per Di Canio che, a porta sguarnita, deve solo insaccare. Lui, invece, blocca la palla con le mani e chiede a tutti di fermarsi per soccorrere il portiere.

Al campo "Martini" è accaduto lo stesso. Tutto molto bello. Massimo Stefanini

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