Paolini, crisi da superare Momento non esaltante

Dopo l’uscita ai quarti a Portorose, l’azzurra ha perso al primo turno al torneo di Budapest: ora rischia di scivolare oltre l’80ª posizione WTA

Non è un buon momento. Questo è certo, ma le doti di combattente che l’hanno sempre contraddistinta usciranno fuori. Jasmine Paolini è uscita al primo turno del torneo Wta di Budapest. A far riflettere è il modo in cui è maturata la sconfitta contro la Tomova.

La tennista di Bagni di Lucca ha vinto il primo set 6-4 e, poi, è uscita dal match misteriosamente. Gli altri due sono finiti 6-0, 6-2 per la russa. Inspiegabile, visto che la partita si era messa bene in avvio. Un fattore probabilmente psicologico, perché, a livello fisico, abbiamo visto fare rimonte eccezionali alla campionessa lucchese che, in questo 2022, terzo turno e successo sulla Sabalenka a Indian Wells a parte, ha avuto poche soddisfazioni. I quarti a Varsavia e a Palermo, i quarti a Portorose, in Slovenia (dove, però, nel 2021 era arrivata in finale e, quindi, ciò si è tradotto in perdita di posizioni in classifica).

Adesso l’azzurra è precipitata alla posizione numero 79 nel ranking mondiale WTA (dopo essere stata 44 a fine 2021) e, tra le italiane, oltre alla Trevisan e alla Giorgi, è stata superata anche dall’emergente Bronzetti, attualmente numero 61. La Paolini, dopo il ko al primo round nel torneo magiaro, potrebbe scivolare ancora oltre l’80ª posizione.

L’obiettivo, adesso, è chiudere bene il 2022 e ripartire nel 2023. I primi di gennaio la tennista lucchese compirà 27 anni e vorrà cominciare bene la nuova stagione. Magari, con un pizzico di fortuna in più nei sorteggi, anche superare un turno agli Australian Open, come Wimbledon e Flushing Meadows, sempre poco fortunati.

A Portorose la Paolini non ha, comunque, giocato male; a Budapest, invece, è stranamente uscita dal match quando sembrava potesse controllarlo. Non è facile essere sempre al massimo.

Mas. Stef.