Pantera, serve più cinismo Ma la squadra è in crescita

C’è da migliorare l’intesa in attacco, specialmente tra Bianchimano e Romero. Gli attaccanti devono cercare di sfruttare meglio le occasioni che capitano

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Sono state le lunghe leve di Bianchimano a negare alla Lucchese la vittoria sul solito coriaceo Pontedera. Perché, agli sgoccioli del derby, l’ex attaccante della Viterbese, lanciato a rete, è entrato in area avversaria, ma ha perso il controllo del pallone quel tanto che è bastato per permettere al portiere Siano di uscirgli tra i piedi e salvare la propria porta. Di qui il rammarico, soprattutto per quelle due-tre occasionissime create nel primo tempo e non concretizzate per mancanza di un pizzico di cattiveria in zona tiro. Come dire che le partite vanno chiuse, perché, poi, basta una chiusura ritardata sul cross dalla destra per mandare in porta Nicastro e fare 1 a 1.

Il derby è, comunque, servito a Maraia per vedere all’opera anche chi non aveva mai giocato, come Maddaloni e D’Alena e di essere in grado di tirare le prime somme e cominciare a lavorare e a insistere su un undici base, in modo che, così, possa migliorare l’intesa e l’amalgama tra i giocatori e, di conseguenza, tra i reparti. Ci sono state, ovviamente, anche delle belle conferme: come la solidità e la personalità di Tiritiello nel guidare la difesa; l’intraprendenza di Rizzo Pinna, bravo nel saltare l’uomo; il dinamismo di Bruzzaniti, ma non sempre finalizzato con servizi precisi da fondo campo.

Da migliorare, ad esempio, l’intesa tra Romero e Bianchimano che sono stati pericolosi quando hanno stazionato nei pressi dell’area di rigore avversaria. Ma ci sono anche giocatori che devono raggiungere la migliore condizione (come Mastalli, come Di Quinzio).

Il pari contro il Pontedera non cambia di una virgola il giudizio positivo sulla Lucchese e sulle sue potenzialità; Lucchese che, ovviamente, deve ancora crescere, essere molto più concreta e cinica sotto porta ed evitare qualche calo di tensione. Vedremo se, domenica, a Fiorenzuola, uscito sconfitto dalla trasferta di Ancona, ci saranno nuovi avvicendamenti un po’ in tutti e tre i settori, legati anche a coloro che hanno speso più energie psicofisiche o, per meglio dire, solo degli "aggiustamenti" alla luce della terza partita in sette giorni.

Anche la terza giornata ha confermato che ancora un po’ tutte le squadre, comprese quelle che vanno per la maggiore, non si sono completamente assestate e che hanno dato vita a risultati inattesi. Basti ricordare il successo del Rimini a Chiavari contro la favorita Entella, oppure il pari della Torres a Cesena; mentre ci sono state vittorie nette, in viaggio, da parte del Siena ad Imola, della sorprendente Carrarese, unica a punteggio pieno, a San Donato oppure dei comodi successi interni del Gubbio sulla Alessandria, ancora a zero e della Reggiana contro il Montevarchi.

Intanto la classifica comincia a sgranarsi. Ricordiamola: Carrarese punti 9; Siena, Gubbio, Vis Pesaro 7; Entella e Reggiana 6; Ancona 5; Lucchese, San Donato, Olbia, Rimini e Cesena 4; Imolese e Fiorenzuola 3; Fermana, Recanatese, Pontedera 2; Montevarchi, Torres 1; Alessandria 0.

Emiliano Pellegrini