Un sanremese doc che vince il titolo tricolore nella settimana del Festival canoro più famoso al mondo. La canzone adatta per descriverlo potrebbe essere "Felicità", ma Al Bano e Romina non c’entrano. E’ la soddisfazione di Matteo Oliveri della Virtus Lucca che ha incantato tutti, al "Palamarche" di Ancona, conquistando il titolo di campione italiano "Promesse" nel salto con l’asta, con la misura di 5.52, nuovo record personale migliorato di ben 15 centimetri (precedente 5.37). Il giovane virtussino si sta mettendo in notevole evidenza e, adesso, ha piazzato l’acuto, tanto per rimanere in tema. Ma in casa biancoceleste c’è un’altra notizia positiva, all’insegna del fattore "O". Da Oliveri a Orlando, giavellottista già… scudettato. Infatti ci sarà anche quest’ultimo tra coloro che riceveranno la "Sfinge d’oro" al premio "Fedeltà allo sport". La manifestazione sta prendendo forma, con le conferme della presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò (prima volta che il massimo dirigente dello sport italiano arriva a Lucca) e dell’ex campione della Sampdoria e della Nazionale di calcio, Gianluca Pagliuca (era il portiere titolare a Usa ‘94, i mondiali persi in finale ai rigori con il Brasile); oltre a quella di Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione italiana di ciclismo. Tornando all’atletica, bella soddisfazione per la Virtus avere Orlando tra i big celebrati in questa manifestazione ormai storica. Orlando ha un palmares che parla da solo. Due soli esempi sono sufficienti per inquadrare la sua carriera. L’argento conquistato dall’Italia agli europei di Chorzow, in Polonia, è un risultato al quale lui ha contribuito con il quarto posto in finale. Ha vinto per due volte consecutive il titolo di campione italiano assoluto outdoor di lancio del giavellotto con 75,14 metri. Massimo Stefanini

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Un sanremese doc che vince il titolo tricolore nella settimana del Festival canoro più famoso al mondo. La canzone adatta per descriverlo potrebbe essere "Felicità", ma Al Bano e Romina non c’entrano. E’ la soddisfazione di Matteo Oliveri della Virtus Lucca che ha incantato tutti, al "Palamarche" di Ancona, conquistando il titolo di campione italiano "Promesse" nel salto con l’asta, con la misura di 5.52, nuovo record personale migliorato di ben 15 centimetri (precedente 5.37). Il giovane virtussino si sta mettendo in notevole evidenza e, adesso, ha piazzato l’acuto, tanto per rimanere in tema.
Ma in casa biancoceleste c’è un’altra notizia positiva, all’insegna del fattore "O". Da Oliveri a Orlando, giavellottista già… scudettato. Infatti ci sarà anche quest’ultimo tra coloro che riceveranno la "Sfinge d’oro" al premio "Fedeltà allo sport". La manifestazione sta prendendo forma, con le conferme della presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò (prima volta che il massimo dirigente dello sport italiano arriva a Lucca) e dell’ex campione della Sampdoria e della Nazionale di calcio, Gianluca Pagliuca (era il portiere titolare a Usa ‘94, i mondiali persi in finale ai rigori con il Brasile); oltre a quella di Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione italiana di ciclismo.
Tornando all’atletica, bella soddisfazione per la Virtus avere Orlando tra i big celebrati in questa manifestazione ormai storica. Orlando ha un palmares che parla da solo. Due soli esempi sono sufficienti per inquadrare la sua carriera. L’argento conquistato dall’Italia agli europei di Chorzow, in Polonia, è un risultato al quale lui ha contribuito con il quarto posto in finale. Ha vinto per due volte consecutive il titolo di campione italiano assoluto outdoor di lancio del giavellotto con 75,14 metri.
Massimo Stefanini

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Oliveri, titolo italiano nel salto con l’asta

Il giovane della Virtus ha vinto l’oro tricolore nella categoria "Promesse". Intanto Orlando, campione nazionale nel giavellotto, sarà premiato al "Fedeltà"

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