Mercato bloccato e fermo Si aspettano le decisioni Manca il via di Bulgarella

Il primo passo dopo la ricapitalizzazione dovrà essere quello dei quadri tecnici. Senza un diesse operativo e un allenatore designato si rischia di restare indietro. Le altre che non hanno il "cambio della guardia" si stanno muovendo già.

Calma piatta alla Lucchese in attesa che il patron Andrea Bulgarella chiarisca, in prima persona, ruoli e compiti e, soprattutto, illustri pubblicamente gli obiettivi per la prossima stagione che, di fatto, con il 1° giugno, entra nel vivo. Sì, perché sono in arrivo scadenze inderogabili, come il pagamento degli ultimi tre mesi di stipendio ai tesserati e che hanno bisogno di robuste "iniezioni", sotto forma di denaro fresco, oltre a tutta la documentazione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato, compresa una nuova fidejussione di 350mila euro; nuova perché l’attuale proprietà dovrà rilevare quella a suo tempo stipulata da Vichi, Santoro e Deoma.

Di solito, il mese di giugno è anche quello giusto per cominciare ad allestire una "rosa" che sia in grado di poter disputare un campionato di livello, oggettivamente superiore a quello da poco concluso. Se, come ha dichiarato l’"ad" Lo Faso, la nuova proprietà ha intenzione di costituire una società solida e che abbia una vita tranquilla nei prossimi anni, è ovvio che l’obiettivo di avere una Lucchese ambiziosa (espressione cara a Bulgarella e a Lo Faso) dovrà, necessariamente, passare attraverso una programmazione almeno triennale. Nel calcio, non esiste "tutto e subito".

E’, comunque, lecito aspettarsi che la proprietà voglia alzare l’asticella e, quindi, metta a disposizione del futuro responsabile dell’area tecnica, chiunque sia, un budget almeno il doppio di quello che è stato utilizzato lo scorso anno da Daniele Deoma e che è stato meno di un milione di euro. Di qui la conferma dell’ottimo lavoro svolto dall’attuale diesse rossonero. In assenza di comunicazioni ufficiali, vuol dire che la Lucchese non ha ancora sciolto i "nodi" che riguardano allenatore e direttore sportivo, nonostante le voci più disparate che si rincorrono, come quelle di Evacuo e di Califano. Voci, appunto. Di concreto non c’è ancora nulla.

Lo stesso dicasi sul versante del tecnico. Tutti sono convinti che Maraia non sarà riconfermato. Ok, ma che qualcuno della società lo dica chiaramente una volta per tutte. Qui a Lucca nessuno ha… sposato nessuno, ma è ovvio che un allenatore ci vuole, o no?

Le uniche novità di giornata arrivano da Alessandria. Dopo la salvezza conquistata ai play-out, la società ha cambiato proprietà e cambierà anche guida tecnica e non solo. I grigi dovrebbero dare il benservito al direttore sportivo Massimo Cerri ed al tecnico Maurizio Lauro. Intanto il Montevarchi ha deciso di affidare la squadra per il prossimo campionato di serie "D" a Simone Calori.

Altro argomento. Matteo Marani, presidente della Lega "Pro", a margine di un evento, ha parlato del tema delle seconde squadre in "C". "Sono un argomento importante – ha detto – . Leggo dichiarazioni di club di “A” interessati, ma dobbiamo ancora capire i passaggi, come avviene l’inserimento di queste seconde squadre in un campionato che ha le sue regole e il suo format. Dopo la riunione del Consiglio Federale ne capiremo di più".

Oltre alla Juventus, già presente, anche Atalanta e Sassuolo sarebbero interessati a partecipare al prossimo campionato di serie "C" con le cosiddette "seconde squadre". L’Atalanta sta aspettando di capire come si evolverà la questione del Siena, per eventualmente subentrare. Per gli emiliani, al momento, è solo un’idea. Vedremo.

Emiliano Pellegrini

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