Nel corso dei tre giorni di allenamenti disputati lontani da occhi "indiscreti", l’allenatore Maraia ha deciso di piazzare qualche "trappola" qua e là sul terreno, con l’obiettivo di creare dei problemi al Siena, soprattutto nel cuore del centrocampo. Nessun stravolgimento, dunque, come è giusto e logico che sia, ma qualche normale correttivo negli uomini e, forse, anche nel modulo, alla luce di quello che non ha funzionato nella gara precedente. E’ quanto è emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione del derby di questo pomeriggio al "Franchi" di Siena. Alla domanda su come sia venuta fuori la scelta di fare allenamenti a porte chiuse, il trainer rossonero ha risposto così. "E’ venuta fuori così, senza una spiegazione ben precisa. L’unica peculiarità di una gara difficile – ha detto – , data la caratura dell’avversario, molto sentita dalle due tifoserie, è che andiamo ad affrontare un Siena che presenta, tra gli altri, l’allenatore Pagliuca che sappiamo quanto abbia fatto bene a Lucca, oltre ai giocatori Collodel e Belloni. Per il resto, è una partita che mette in palio i soliti tre punti e, dove, naturalmente, cercheremo con forza di fare il risultato, sapendo di avere anche noi le armi giuste per mettere in difficoltà l’avversario che, sappiamo, tutt’ora imbattuto in casa". Poi Maraia ha fatto una giusta osservazione. "Possiamo nasconderci – ha sottolineato – da tutto e da tutti, nascondendo i diversi sistemi di gioco, ma, se dopo cinque minuti subisci una rete, salta tutto. Non è che esista un modulo vincente. Esistono, invece, le prestazioni. Quelle, sì, che possono fare la differenza. Con questo voglio semplicemente dire che, anche oggi, a prescindere dal fatto che l’avversario si chiami Siena, dovremo essere pronti a… far male, come si dice, quando l‘avversario ce lo permetterà". "Ci siamo preparati – ha proseguito il trainer – per ridurre la loro forza, ma anche a proporre il nostro gioco. Sul fatto che ci siamo allenati qualche giorno a porte chiuse è stato fatto troppo rumore che non porta a niente; mentre conta moltissimo la massima attenzione che dovremo mettere in campo". A giudizio del tecnico rossonero, il derby si deciderà soprattutto a centrocampo, dall’esito dei duelli, oltre, ovviamente, alla capacità di Disanto e Paloschi da una parte, di Bianchimano e Semprini dall’altra di finalizzare la manovra offensiva. "Credo che la chiave del derby – ha concluso Maraia – sarà in mezzo al campo, dove loro hanno qualità e mobilità. Bisogna vedere quali saranno i loro interpreti, ma, sicuramente, il cuore della gara sarà lì ed è in quel settore del campo che dovremo essere bravi a non perdere i duelli. Vogliamo cercare di fare una partita importante e vogliamo mettere in campo le nostre armi migliori. E’ ovvio, alla luce dell’ultimo periodo, che dobbiamo prestare maggiore attenzione a tutte le fasi della gara. Sappiamo che anche a Siena i ragazzi saranno sostenuti da centinaia di tifosi rossoneri. Un motivo in più per disputare una gara all’altezza, senza complessi riverenziali di sorta". Inutile azzardare una formazione. Potremmo prevedere un centrocampo numericamente più folto del solito. E’ annunciata la presenza di oltre 400 supporter rossoneri. Emiliano Pellegrini