Lucchese, porte girevoli E prove tecniche di futuro

Mentre la squadra cercherà di concludere con dignità il mesto campionato la società dovrà analizzare errori e nuovi programmi. Possibili facce nuove

Chiudere con dignità e ripartire con facce nuove nei ruoli-chiave. Dovrebbe essere questo il percorso di squadra e società per riacquistare credibilità e fiducia da parte della tifoseria.

Cominciamo dalla squadra. Quello di domenica prossima, al "Porta Elisa", contro il Lecco, oltre ad essere l’ultimo impegno casalingo di questa travagliata stagione, potrebbe essere anche l’ultimo in serie "C". Solo nella’ ipotesi che la Lucchese abbia la forza, la fortuna di battere i bluceleste allenati da D’Agostino – ma anche con la contemporanea sconfitta di Pro Sesto e soci – , potrebbe rimanere accesa una sia pur flebile speranza di conquistare un posto nei play-out. Siamo, tuttavia, nel campo di ipotesi abbastanza inverosimili, alla luce del recente, disastroso cammino della Lucchese. Bisogna, insomma, essere realisti e pronti ad alzare bandiera bianca. I rossoneri, comunque, avrebbero l’obbligo morale di congedarsi dalla categoria con una prestazione dignitosa, al massimo delle loro attuali possibilità.

A livello di formazione, Di Stefano deve scegliere uno tra Dalla Bernardina, De Vito e Solcia per la sostituzione dello squalificato Benassi. Prima di tutto, però, il tecnico dovrà decidere con quale modulo tattico schierare la Lucchese: se con il "vecchio" "3-5-2", oppure passare al "4-4-2". Al di là del modulo, riteniamo che Di Stefano debba puntare su quei giocatori che hanno ancora voglia di lottare. E’, comunque, assai probabile che, domenica, vedremo una Lucchese, per l’ennesima volta, con una formazione diversa rispetto a quella di una settimana fa. L’importante sarebbe congedarsi con dignità.

Dal campo alla "stanza dei bottoni". Qui, una volta calato il sipario sul campionato, si… giocherà un’altra partita, forse ancora più delicata ed impegnativa che riguarderà il futuro. Russo, Deoma, Vichi e Santoro, dopo aver analizzato (ovviamente se lo vorranno fare) gli errori commessi nel corso della stagione, dovranno gettare le basi per la ripartenza.

Per riacquistare la fiducia e la credibilità da parte della tifoseria, sarà fondamentale che la società dica con chiarezza e la massima trasparenza quali saranno gli obiettivi da perseguire e, soprattutto, con quali uomini, dentro la società e sul campo. Sembra farsi strada l’ipotesi di facce nuove in certi ruoli chiave. Almeno è quanto auspicano i tifosi. Non resta che aspettare il 2 maggio per vedere in quale posizione di classifica avrà chiuso il campionato la Lucchese e, poi, iniziare a ragionare sul futuro, ricordando che, in caso di retrocessione tra i Dilettanti, tutti i giocatori, anche quelli che avevano sottoscritto contratti pluriennali, come Coletta, come Panariello ed altri, saranno liberi di accasarsi altrove.

Anche i giovani della "Primavera 3" saranno svincolati d’ufficio, con Toni Carruezzo che, di fatto, rimarrà senza squadra da allenare. Il lavoro che attende il vecchio o nuovo responsabile dell’area tecnica si annuncia più che mai impegnativo, perché dovrà essere ricostruita di sana pianta una squadra che dovrà avere caratteristiche tecnico-agonistiche adatte alla categoria: qualunque essa sia.

Emiliano Pellegrini