Lucchese, gli alibi adesso sono finiti

L’arrivo dell’esperto Caccetta chiude il mercato e completa la rosa. Serve subito un pronto riscatto

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Al termine della sessione estivo-autunnale del calcio mercato, il direttore sportivo della Lucchese Daniele Deoma, aveva assicurato che la società avrebbe completato l’organico con tre acquisti, uno per reparto, se gli stessi fossero serviti per alzare l’asticella e non per... ingolfare lo spogliatoio. Le promesse sono state mantenute.

Per tamponare l’emergenza iniziale in difesa, alla luce delle squalifiche di Benassi, Papini e Adamoli, è ritornato l’esperto De Vito. Per mettere più forza e centimetri in attacco e costituire una alternativa all’ex attaccante della Primavera del Genoa, il giovane ma promettente Bianchi, è stato ingaggiato il poderoso Moreo, che giornata dopo giornata si è integrato nel sistema di gioco offensivo, tanto é vero che contro il Como, pur essendo stato schierato come unico terminale offensivo, ha disputato una buona gara. Infine per dare linfa ad un centrocampo numericamente bene assortito (ci sono, infatti ben 6 giocatori: Cruciani, Lionetti, Falivene, Kosovan, Meucci e Fazzi), ma poco efficace sia in fase di interdizione che di rilancio della manovra, è arrivato dopo il "flop" contro il Como, l’esperto Cristian Caccetta, una vita da mediano maturata quasi tutta sui campi "caldi" del sud (Foggia, Trapani, Cosenza e fino a ieri nella Paganese). Con questo terzo "ritocco" ora la Lucchese è veramente a posto.

Adesso è indispensabile che il mister trovi un assetto tattico stabile, che blocchi la squadra intorno a 9-10 undicesimi, in modo che possa essere cementata al meglio l’intesa tra i reparti. Chiuso, dunque, il capitolo rinforzi, la Lucchese deve trovare la forza per dare un calcio a questa crisi di risultati e dei troppi gol subìti (13). E deve farlo in fretta, perché è vero che siamo appena alla sesta giornata, che la classifica, dalla metà campo verso il basso, è ancora abbastanza corta e lascia ampi spazi per il recupero, ma qui serve davvero una sterzata.

E l’occasione giusta sembra essere quella di Busto Arsizio contro una Pro Patria, che pur volendo riscattare la battuta a vuoto di Renate, sembra essere alla portata dei rossoneri. Il match dello "Speroni" può rappresentare uno spartiacque nel campionato della Lucchese, che lo scotto per il salto di categoria ed una squadra quasi nuova di zecca, a questo punto dovrebbe averlo pagato. Ora si tratta di commettere meno errori banali, anche nei disimpegni più, sacrificarsi di più tutti quanti, a cominciare dagli attaccanti. Nonostante l’ultimo posto in classifica, nell’ambiente interno (dirigenza-squadra) c’è la convinzione che bastano due-tre risultati utili consecutivi per tornare ad occupare una posizione di classifica meno preoccupante e che oltretutto tiene lontano dal Porta Elisa persino 450 tifosi, tanti quanti potrebbero essere presenti in gradinata e in curva. Oltre che preoccuparsi di migliorare una classifica fortemente anemica, la Lucchese deve cercare di vincere una latente disaffezione da parte dei propri tifosi.

Fare il risultato a Busto sembra essere diventato una specie di imperativo categorico. Con quale schieramento, lo vedremo alla vigilia, dopo l’ultima seduta. Il neo acquisto Caccetta è a disposizione, ma non sappiamo se sarà subito dell’undici iniziale.

Emiliano Pellegrini