Lucchese alla ricerca della propria identità

Contro Fiorenzuola sprecate almeno quattro occasioni da gol. Franco in forse per la gara con Rimini. Lega Pro: spunta ipotesi di gare mattutine in inverno

Nel calcio, come nella vita, un vecchio adagio recita così: chi sbaglia paga, con tutte le conseguenze del caso. La Lucchese di Fiorenzuola, al di là del cambio del modulo (dal "3-5-2" al "4-4-2") e degli interpreti, è tornata a casa a mani vuote, perché si è… divorata almeno quattro occasionissime, due con Semprini, una a testa con Romero e Di Quinzio, ma avrebbe potuto almeno pareggiare il rigore trasformato da Stronati se il palo non avesse negato il gol al lucchese Quirini, il migliore di tutti. Forse la conclusione è banale: la Lucchese ha fatto la partita, ha concesso pochissimo all’avversario, ma ha perso, non per colpa del modulo o dei molti, forse troppi, ribaltamenti degli uomini, ma semplicemente perché gli attaccanti hanno fatto cilecca, in modo clamoroso, incredibile, come nelle due occasioni in cui Semprini si è trovato a tu per tu con il portiere Battaiola.

Inutile aggiungere che la sconfitta contro un avversario alla portata, ha bruciato e non poco, perché ha rallentato, di fatto, il processo di crescita e soprattutto di amalgama, che ora Maraia è chiamato a trovare, dando maggiori certezze, lavorando su un tipo di formazione base, sulla quale andare poi ad innestare gli uomini della panchina. Perché dopo il "poker" iniziale, che ha fruttato appena 4 punti (due sconfitte, una vittoria ed un pari) non è ben chiara la fisionomia della Lucchese.

La squadra non ha ancora una sua precisa identità. Ed è questo il compito più delicato ed importante che attende il mister in vista della gara interna di sabato contro il lanciato Rimini dell’ex Claudio Santini, giocatore a lungo corteggiato dai rossoneri, ma irraggiungibile a causa di un ingaggio lontano dai parametri rossoneri. Intanto bisognerà capire l’entità del malanno occorso dopo pochi minuti a Franco, uno dei perni del centrocampo e poi fare scelte precise in attacco, dove serve un attaccante rapido (Ravasio?) al fianco di uno dei due "corazzieri" (Bianchimano?). Calma e gesso, insomma, ma al tempo stesso è indispensabile maggiore "cattiveria" e precisione da parte degli avanti, perché non si possono vanificare una-due-tre-quattro palle gol. E’ vero che nessuno degli attuali attaccanti rossoneri è abituato ad andare in doppia cifra, ma qui si chiede semplicemente di mettere il pallone alle spalle del portiere quando capita l’occasione giusta.

All’interno del match di Fiorenzuola, vogliamo sottolineare l’eccellente prestazione offerta dal lucchese Quirini, che non solo si è fatto valere in fase difensiva, ma, nel finale, con la squadra tutta all’attacco, compreso il difensore Tiritiello, si è addirittura preso la briga, come si dice, di portarsi in avanti e cercare la porta da fuori area con un tiro potente, che però ha finito la sua corsa sul palo di Battaiola. Tornando a Franco, il mediano ha accusato un risentimento all’adduttore destro, la cui entità sarà valutata attentamente nei prossimi giorni. Al momento la sua presenza contro il Rimini è in forse.

Intanto Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, dallo stadio di Potenza in cui presenziava per la partita contro il Foggia, ha fatto emergere una possibile modifica futura nei calendari della terza serie italiana: "In pieno inverno - ha detto il presidente - le gare in Serie C potrebbero essere anticipate ad orari mattutini. Questa ipotesi dipende dal prossimo consiglio di Lega". In fondo si tratterebbe di adeguarsi a quanto accade in serie A con una gara che viene giocata alle 12.30. E sarebbe ovviamente un modo per far risparmiare l’elettricità alle società.

Emiliano Pellegrini