Lucchese agli austrialiani, dubbi e speranze

Si attendono per la prossima settimana le mosse di Nick Scali dopo la presunta frenata per le troppe voci inesatte circolate sull’operazione

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Cresce la curiosità, tra i tifosi, per vedere se all’inizio della prossima settimana, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente rossonero Alessandro Vichi, qualcuno del gruppo australiano, che dovrebbe essere guidato, fino a prova contraria, dal signor Nicky Scali, si presenterà a Lucca per confermare l’avvenuto acquisto delle quote in mamo allo stesso Vichi, Deoma, Santoro e Russo (ed altri) e dare ufficialmente inizio alla nuova stagione sportiva, sotto il segno del "canguro".

Perché, tanto per essere chiari, secondo "rumors" vicini a chi ha caldeggiato l’operazione, la trattativa con Scali è tutt’ora in piedi, nonostante l’accenno ad una frenata fatta trapelare da quella e mail arrivata ieri da Sidney.

In molti si domandano se sarà il signor Nicky Scali in persona a varcare i cancelli dello stadio di Porta Elisa oppure, cosa più probabile, se saranno avvocati, commercialisti e futuri amministratori delegati di fiducia dell’imprenditore italo-australiano ad illustrare al popolo rossonero il progetto sportivo, annunciando magari anche il nome del nuovo direttore sportivo e del nuovo allenatore, considerando che dovrebbero mancare una decina di giorni all’inizio della preparazione pre campionato.

Fra i tanti interrogativi legati al ‘tormentone‘ che va avanti da parecchie settimane, ce n’è uno che riguarda l’allenatore Guido Pagliuca. Ai tifosi piacerebbe sapere perché l‘allenatore di Cecina, dopo uno o più incontri avuti nelle settimane scorse con "emissari", diciamo così, australiani, abbia deciso di rescindere il contratto biennale con la Lucchese?

Che cosa non gli è piaciuto, il progetto o la prospettiva che dello stesso non facesse più parte il diesse Deoma, con il quale aveva costruito la scorsa stagione, chiusa con la conquista, del tutto inattesa, dell’ottavo posto? Nessuno lo saprà mai, ma è fuori discussione che la decisione di Pagliuca (il mister, nel frattempo aveva ricevuto l’offerta del Siena) di rinunciare a due anni di contratto, lascia abbastanza perplessi.

Ma quella è già storia di ieri.

Quella di domani è ancora tutta da scrivere e ancora nessuno sa chi la... scriverà, vale a dire chi sarà il direttore sportivo, da chi sarà composto lo staff tecnico, che tipo di squadra sarà allestita e con quale obiettivo, chi rimarrà della attuale gestione. I quattro dirigenti dovrebbero essere tutti dimissionari, poi non è detto che qualcuno di loro non possa rimanere, perché all’orizzonte c’è sempre il problema-stadio e ci vorrà una persona che dovrà pure seguirne i successivi decisivi passi.

Fino ad oggi se ne è occupato il presidente Vichi. Continuerà a farlo? Tutti gli altri dipendenti e collaboratori saranno sostituiti? A rigor di logica, chi varca la prossima settimana i cancelli del Porta Elisa troverà una "tavola" completamente pulita, ma per apparecchiarla dovrà darsi da fare parecchio, dal momento che c’è da programmare una intera stagione.

La cosa che maggiormente preme ai tifosi è che ai posti di comando (diesse ed allenatore) vengano messe persone competenti e ci fermiamo qui.

Dimenticavamo. C’è chi sostiene che la nuova proprietà porterà giocatori provenienti dal calcio australiano e da quello maltese... Sarà vero?

Emiliano Pellegrini