La Paolini batte anche la Putintseva e vola in finale a Portorose

Con l’impresa al torneo sloveno da lunedì sarà numero 75 nel ranking WTA al di là che vinca o meno il trofeo

Una solidità psicologica che fino a poco tempo fa non aveva. Jasmine Paolini diventa specialista in rimonte e, dopo la Cirstea nei quarti, effettua l’aggancio e poi il sorpasso anche in semifinale, nei confronti di Yulia Putintseva, al torneo WTA da 250mila dollari di Portorose. La tennista lucchese vola in finale, dove, oggi, affronterà la vincente tra la Juvan e la Riske (ore 17, diretta su Supertennis).

Da domani la campionessa di Bagni di Lucca, male che vada in finale, salirà al suo miglior ranking assoluto in carriera, diventando la numero 75 al mondo. Adesso è 87. Un bel salto e, se dovesse vincere, ancora meglio.

In semifinale una battaglia di due ore e 15 minuti, da aggiungere alle oltre due ore nei quarti contro la Cirstea. Ieri la naturalizzata kazaka di origine russa, numero 44 WTA e seconda testa di serie del seeding sloveno, ha dominato il primo set come un rullo compressore, aggiudicandoselo per 6-1. Per la Paolini ha funzionato nulla o quasi. Tutto si è deciso su un lunghissimo secondo game, con 18 punti giocati. Nella seconda partita la venticinquenne allenata da Renzo Furlan reagiva, portandosi 2-0, ma l’avversaria replicava fino a ribaltare, sul 2-3. Qui si è vista una Paolini nuova, migliorata, caparbia: ha infilato quattro game consecutivi, chiudendo 6-3. Nel terzo si è capito subito chi avrebbe vinto: Paolini 2-0 e 5-2, con un piccolo brivido, con break subito che riportava l’avversaria a contatto, 5-4, ma poi l’azzurra chiudeva al decimo game.

Massimo Stefanini