La marcia in più di Schio condanna Le Mura

Basket femminile A1. Ko più pesante nella seconda amichevole sempre contro le scledensi. Gesam ha pagato anche infortuni e meno preparazione

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GESAM GAS & LUCE

64

FAMILA WUBER SCHIO

114

GESAM : Pellegrini, Cappellotto 8, Tintori, Treffers 16, Natali 9, Tulonen 12, Parmesani, Miccoli 6, Valentino, Gilli 8, Frustaci ne, Morrison 5. Allenatore Andreoli. Tiri da due 1237 (32%); Tiri da tre 721 (33%); Tiri liberi 1928 (68%); rimbalzi 22 (Treffers 5); assist 15 (Gilli 3).

FAMILA SCHIO: Kristinaki 5, Bestagno 13, Mestdagh 12, Sottana 9, Sivka 5, Verona 8, Crippa 10, Campisano 12, Keys 22, Penna 4, Zahui ne. Ndour 14. Allenatore: Dikaioulakos. Tiri da due 3145 (69%); Tiri da tre 817 (47%); Tiri liberi 2833 (85%); rimbalzi 44 (Ndour 6); assist 24 (Crippa 6).

Arbitri: Ariani e Cima.

Parziali: 19-28 31-58 47-88

Il sequel della sfida tra Gesam Gas & Luce e Famila Wuber Schio – la prima è andata in scena mercoledì – non conferma le prime impressioni raccolte, con Gesam che, stavolta, subisce oltre misura la forza di Schio. Niente di allarmante, perché le giustificazioni alla prestazione sono molte.

Chiaro come il sole che la panchina profondissima della Famila permette di dosare meglio le forze di giocatrici di per sé fortissime, mentre Gesam ha Frustaci infortunata e rotazioni, tecnicamente, inferiori. Incide anche la preparazione, con le ospiti alla quarta amichevole, contro le due in due giorni di Lucca, quindi con una forma più rodata.

Novità saliente nelle fila ospiti, con Astou Ndour finalmente disponibile e della partita. Gesam schiera lo stesso quintetto di mercoledì, con Parmesani a sostituire ancora una volta Agnew e non può contare su Frustaci che ha una caviglia in disordine. Partenza sprint scledense e 6-0 esterno in 2’33“, con coach Dikaioulakos che comanda schemi diversi, fatti di pressing e velocità, sui quali Le Mura fatica ad adattarsi. -9 il massimo svantaggio poi, nella girandola dei cambi, Lucca trova il suo ritmo e rimonta fino al 16-19 dopo 7’58“, distribuendo bene i canestri prima dell’allungo finale ospite.

Allungo che si dilata dopo qualche minuto del secondo periodo, quando Crippa, Verona e Keys mettono tre bombe in rapida successione, sistemando il punteggio sul 44-27 esterno: una sentenza anche se mancano 25’ di gioco effettivo alla fine.

Vantaggio che cresce, con Treffers che fa un passo in avanti rispetto a 24 ore prima toccando i 10 punti dopo un quarto d’ora di gioco. 31-58 al riposo lungo ed il 29% al tiro totale delle biancorosse può esser solo figlio della fatica dell’impegno ravvicinato.

Così gli ultimi due quarti scorrono via senza sussulti, su un binario ben definito e con Gesam che fa solo intravedere una delle sue migliori armi della scorsa stagione: l’orgoglio. Ma, per carità, è basket settembrino, con tanti se e tanti ma. Si rigioca domenica, in casa, con la Virtus Bologna.

Antonio Piscitelli