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La Centoni e il marito portano Trento in "A1" Lei ora fa la preparatrice atletica, lui il diesse

L’ex campionessa azzurra dopo aver vinto sul parquet e sposata con Ripasarti, ha fatto la fortuna del club del Nord.

Il successo e l’essere vincenti nel dna. La seconda vita pallavolistica di Nadia Centoni – lucchese che ha oltre 300 presenze in Nazionale azzurra, la "Regina di Francia" per le sette doppiette con la maglia del Cannes, (premiata come Best Spiker dell’edizione 2010 della Champions League) – non si discosta da quella da giocatrice.

Dopo la conclusione della sua prestigiosa carriera, ha studiato per preparatrice atletica e, una volta conseguiti i titoli accademici, ha cominciato ad applicare le sue conoscenze, teoriche e pratiche, alle squadre dove sta raccogliendo un’ altrettanto importante serie di successi.

Passati gli anni al Bisonte Firenze del presidente Wanny Di Filippo e l’approdo alla Nazionale giovanile, Nadia Centoni e suo marito Duccio Ripasarti, altro vincente professionista nel ruolo di direttore sportivo, hanno deciso di accettare la sfida tutt’altro che semplice di portare in "A1" l’Itas Volley Trentino (che ha vinto campionati a raffica e Coppe dei Campioni nel settore maschile, ma che, invece, aveva un percorso più incerto nel femminile).

Grazie all’apporto della famiglia Ripasarti-Centoni, l’Itas Trentino femminile ce l’ha fatta, vincendo i play-off di "A2" e conquistando una promozione in "A1", per nulla scontata. Anche perché l’inizio era stato molto incerto, con tre sconfitte consecutive. L’ex campionessa e il marito, dall’alto della loro ultradecennale esperienza e comprovata capacità, hanno, però, saputo contribuire all’assestamento della squadra e all’inversione di una tendenza che ha permesso di concludere il campionato nel migliore dei modi.

Ora per la Centoni, dopo qualche giorno di riposo a Lucca dai genitori Giuliano e Lolita, ci sono da rifare le valigie per l’impegno con la Nazionale under 17 che, dal 12 giugno, inizia il suo calendario estivo di attività internazionale.

Mas. Stef.