Anche se ha uno spessore diverso rispetto a quello di una settimana prima contro il Montebello, anche il 3-3 rimediato dal Gds Impianti Forte dei Marmi sulla pista di un Sandrigo non al completo non può soddisfare l’allenatore Alberto Orlandi, soprattutto per come è maturato, dopo che la sua squadra aveva dato l’impressione di poter gestire il doppio vantaggio fino allo scadere: "Potevamo sfruttare le occasioni che abbiamo avuto nel secondo tempo, quando abbiamo raggiunto il 3-1 – dice – invece, grazie a due episodi, i nostri avversari hanno raggiunto il pareggio. E’ vero tempo per rimediare ce n’è, ma è anche vero che certe partire dovremmo vincerle. Come gioco le cose sono andate meglio e nel secondo tempo abbiamo gestito bene il doppio vantaggio fino agli episodi finali, però dobbiamo imparare a chiudere le partite. Nell’hockey due reti di vantaggio a due minuti dalla fine possono non bastare e ne abbiamo avuto la conferma".
In effetti dopo il 3-1 di Illuzzi su rigore a inizio ripresa i rossoblu avevano controllato bene la gara, concesso poco agli avversari e dato l’impressione di poter essere in grado di allungare ulteriormente. Così però non è avvenuto e adesso la partita interna col Valdagno diventa ancora più importante: "Con il Valdagno – prosegue Orlandi – vorrei una vittoria, che sarebbe anche la prima interna della stagione, ma non sarà facile perché abbiamo visto che non basta dominare l’avversario, bisogna chiudere i conti quando è il momento e per il momento non ci stiamo riuscendo".
Si avvicina poi la pausa per gli europei che porterà altre problematiche tecniche: "Anche lo scorso anno, per motivi diversi, il campionato si fermò – conclude Orlandi – e sono situazioni che vanno gestite nel modo giusto la preparazione. Noi abbiamo Gnata e Illuzzi fra i convocati. Credo che i reali valori verranno fuori, ma che ci vorrà anche il mese di dicembre e la fine del girone d’andata per farli emergere". Dopo la partita interna contro il Valdagno il Gds Impianti è atteso, mercoledì 27 al tutt’altro che facile impegno di Sarzana.
Giulio Arnolieri