Gesam, superato l’esame di maturità

Anche con la vittoria esterna a Moncalieri la squadra ha dimostrato di non dipendere dalle singole e di saper anche soffrire

L’impressione, positiva, è che la vittoria Gesam in casa di Moncalieri abbia segnato la svolta nella stagione della franchigia lucchese, evidenziando definitivamente quello che era già nell’aria: la maturità. Perché non è stato facile per Miccoli & C. venire a capo di un’avversaria tosta e caparbia.

Se non avete visto la partita, non inganni il +19, maturato solo nei minuti finali, contro un rivale che, dopo aver dato il 110% per acciuffare una vittoria fondamentale in chiave salvezza, non ha avuto più le forze, fisiche e psichiche, per opporsi al solito carattere battagliero delle biancorosse. La partita, per lunghi tratti, è stata lottata e, se proprio si vuol andare a trovare il pelo nell’uovo nella prestazione delle ragazze di Andreoli, si può sottolineare un improvviso calo di rendimento nel terzo periodo, calo di rendimento già visto in altre gare e che segna la differenza tra Gesam e le primissime.

"Abbiamo giocato un po’ a fasi alterne il finale del secondo quarto e tutto il terzo quarto – ha ribadito l’allenatore – , quando le piemontesi sono arrivate ad un solo possesso di svantaggio sul 42-39, dopo 3’12” del terzo periodo, trascinate dalla vena della brasiliana Da Paixao".

Parlavamo, in apertura, di maturità, perché, nei vari frangenti che si son succeduti in 40’, Gesam a cambiato e ricambiato le protagoniste, a dimostrazione che non dipende dalla verve di una singola, ma può metter in campo un collettivo di tutto rispetto. Analizziamole queste fasi. In apertura le pentole ed i coperchi li faceva "Aga" Kaczmarczyk, capace, sul lato offensivo, di segnare con continuità e, su quello difensivo, di cancellare Ruzickova e prendere i rimbalzi. Per lei 18 punti con un esagerato 79 al tiro totale. Nel secondo quarto, poi, tocca alla Wiese prendere per mano la squadra e portarla fino ad un +14: 32-18 dopo 6’46”, che sembra dare un indirizzo certo alla partita, anche se così non è. È ancora Wiese, nel pieno della rimonta moncalierese, a trovare i punti che servono a non farsi riprendere nel punteggio, cosa che sarebbe stata deleteria dal punto di vista della testa. Wiese segna 15 punti, con un 37 da oltre l’arco. Ultimo periodo e momento della spallata finale che vede in Blake Dietrick la giusta protagonista. Meno brillante del solito per una venticinquina di minuti, Dietrick esce alla distanza e punisce senza pietà Moncalieri, con contropiede, transizioni e assist. Alla fine doppia-doppia, con 13 punti e 10 assist che rafforzano il suo primato nella speciale classifica, con 1.4 assist in più a gara rispetto a Sottana.

Tre straniere, tre grandi protagoniste, ma legate da un fil-rouge che non smette mai di essere un punto di riferimento per tutti i 40’, anzi per i 30’54” in cui è stata in campo: Maria Miccoli. Al di là dei 14 punti, 4 rimbalzi, 12 di valutazione e il 68 al tiro, la capitana è stata una presenza costante, un punto di riferimento capace di fare sempre ottime cose. Detto che Natali sta crescendo di gara in gara, saremmo ingiusti se non citassimo la panchina, perché, a partire da Gianolla che non segna, ma difende come una leonessa, anche Parmesani e Frustaci fanno tante cose utili. Poi c’è Azzi, anche domenica capace di iscriversi a referto con due punti in un minuto di utilizzo: chapeau!

Antonio Piscitelli