Gesam, la crisi precipita Un passo da retrocessione

Ora evitare l’ultimo posto che vuol dire finire direttamente in serie "A2" è diventato il nuovo forzato obiettivo delle biancorosse in caduta libera

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"Sprofondo rosso"! E non è la storia di Mark, pianista jazz che assiste all’omicidio della vicina di casa, nel film di Dario Argento del 1975; no! La "s" aggiunta vi dovrebbe far capire che è la storia di Gesam Gas & Luce Le Mura Lucca che, dopo la bella scorsa stagione, sta mettendo le basi per retrocedere in "A2". Non lo diciamo noi, che riteniamo questa società un valore aggiunto per la città di Lucca: lo dicono i fatti.

Anche martedì, di fronte ad una squadra non proprio trascendentale come Moncalieri, le ragazze hanno subìto l’ennesima umiliazione della stagione, trasformando le piemontesi in fenomeni, senza lottare e senza saper opporre alcunché. Alla luce delle prestazioni, a questo punto, scende ancora l’asticella degli obbiettivi e scende ai minimi termini. Si era partiti da un posto in Coppa Italia (matematicamente sfumato dopo le vittorie di Ragusa e Moncalieri alla decima giornata) ed uno ai play-off a fine stagione; si era scesi ad una salvezza diretta, quindi a centrare il nono posto; e, oggi, l’obiettivo realistico è scansare l’ultimo posto in classifica, quindi la retrocessione diretta.

Obiettivo non semplice, perché, sbirciando un po’ le prestazioni delle altre pericolanti, si scopre che tutte, ma proprio tutte, hanno più carattere, più grinta, più voglia di lottare delle lucchesi. Che pure son le stesse che la scorsa stagione facevano spellare le mani dagli applausi, mostrando, in primis, un carattere indomabile. Viene da pensare che, allora, brillassero tutte di luce riflessa davanti alle varie Dietrick, Wiese e Kaczmarczyk, vere stars della squadra che fu. Che la misura sia colma lo si deduce dando un’occhiata ai social, dove i tifosi, sempre compassati e mai schierati, hanno iniziato a protestare.

Cosa farà Le Mura per ovviare alla situazione e se vorrà far qualcosa, non è dato sapere. È arrivata Sara Bocchetti e ci auguriamo che sia lei "la mujer del partido" che risolve tutti i problemi; ma non è questa la prima impressione. Tornare sul mercato? Alla ricerca di cosa? A breve le squadre impegnate in Europa che non hanno più ambizioni potrebbero rilasciare qualche buona giocatrice, ma, per prenderla, ci vogliono i soldi.

A tal proposito i più attenti di voi avranno letto l’intervista del nostro giornale ad Andrea Piancastelli, storico dirigente biancorosso. Non occorre essere arguti per comprendere che soldi non ce ne sono e Piancastelli, tra l’altro, punta il dito anche sul tessuto sociale ed economico locale, insensibile a questo che è un vero e proprio miracolo sportivo per una città come Lucca, dove lo sport fa più fatica che in altri luoghi.

Non resta che stare alla finestra e guardare come evolve la cosa.

Intanto, domenica, arriva Ragusa, insieme a Lucca la più grande delusione di questo inizio stagione, che sembra aver trovato le contromisure alla sua crisi, aiutata ,però da un roster stellare.

Antonio Piscitelli