Deoma: "La cura Lopez sta guarendo la Lucchese"

Il diesse: "Ci vuole pazienza, ma arriveranno anche più gol e risultati. Solo ora il mister comincia ad avere più giocatori a disposizione"

Con l’impegno contro la Giana Erminio, che ha esonerato l’allenatore in seconda Ardito, si chiude il primo trittico di partite in tre giorni. Per alzare l’asticella dei risultati, dopo due pareggi esterni consecutivi (Sesto San Giovanni ed Olbia), servirebbe la prima vittoria stagionale (a spese di una attuale diretta concorrente per lala salvezza).

"A novembre non si vincono i campionati né si retrocede – dice il ds Deoma (foto) –; quella con la Giana non è tanto uno scontro diretto, quanto una delle 29 partite che mancano alla fine. Gara difficile, come tutte, a prescindere dalla posizione in classifica, da affrontare con lo stesso piglio, la stessa concentrazione che la squadra ha messo in campo nelle ultime due gare. Sarà fondamentale l’approccio, l’atteggiamento che i ragazzi metteranno in campo, ma, soprattutto, non bisognerà cercare la vittoria con frenesia, perché può giocare brutti scherzi. Dovremo, invece, giocare con il… coltello tra i denti, come si dice, vincere i contrasti, arrivare primi sulle seconde palle, commettere meno errori banali possibili. Sotto questo aspetto, mi pare che la Lucchese di progressi ne abbia fatti, specialmente nelle due ultime settimane, quando, cioè, Lopez ha avuto la possibilità di lavorare su un gruppo quasi al completo". Infatti, prima di Sesto S.Giovanni, Lopez si è ritrovato ad allenare prima una decina di giocatori, poi altrettanti, ma con condizione fisica approssimativa, usciti da poco dalla quarantena.

"E’ proprio così – aggiunge il diesse – : la più grande preoccupazione del mister è stata quella di dovere fare scelte obbligate, spesso saltate fuori all’ultimo momento. Ci sono giocatori che hanno potuto svolgere una preparazione seria, altri che sono tornati a disposizione, ma dopo aver trascorso più di dieci giorni a casa, senza poter fare nulla e, quindi, con una autonomia ridotta. Io credo che servirà ancora qualche settimana per avere tutto il gruppo sullo stesso livello di condizione fisica".

Vista dall’esterno, la Lucchese di Sesto e di Olbia ha dato l’impressione di essere una squadra più compatta, più sicura in difesa, tant’ è vero che è stata fermata l’emorragia di gol (17) subìti nelle prime 7 giornate.

"Come tutte le case, anche le squadre, si costruiscano dalle fondamenta – spiega ancora Deoma – e, giustamente, la prima preoccupazione del mister è stata quella di avere una maggiore solidità difensiva che significa anche avere un centrocampo che garantisca un filtro efficace. E’ sotto gli occhi di tutti che, oggi, la Lucchese, non solo prende meno gol, ma è più viva, è cresciuta l’autostima, è cambiato l’atteggiamento. E’ vero che per vincere servono i gol, ma io credo sia importante che la squadra riesca a creare più occasioni per andare a rete. Arriveranno anche i gol. Serve avere pazienza e sperare, prima di tutto, di non dover fare più i conti con il covid. Ricordo che c’è stato un periodo in cui i giocatori disponibili erano meno di 13. Ecco perché sono state rinviate le partite. Ma lasciatemi dire che il dottor Tambellini e tutto lo staff medico stanno facendo un grandissimo lavoro. Presto, comunque, anche la Lucchese tornerà a vedere la luce in fondo al tunnel…". Oggi si conoscerà l’esito dei tamponi.

Emiliano Pellegrini