Lucchese, Ghirelli-Tambellini: scatta l’alleanza

Il presidente di Lega e il sindaco d’accordo: serve una terza via per il futuro del club

Da sinistra: Francesco Ghirelli e Alessandro Tambellini a palazzo Orsetti (Alcide)

Da sinistra: Francesco Ghirelli e Alessandro Tambellini a palazzo Orsetti (Alcide)

Lucca, 4 gennaio 2019 - Fare presto. E uscire dal guado. Ma con una soluzione che sia gradita alla città. Difficile, ma non impossibile. Come la situazione della Lucchese. Che richiede un passo indietro da parte dell’attuale nuova proprietà e uno in avanti di Moriconi. Si potrebbe riassumere così il vertice di ieri, 3 gennaio, tra il sindaco Alessandro Tambellini e il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, sulla crisi rossonera. Alla presenza anche del segretario della terza lega professionistica, Emanuele Paolucci e del rappresentante dell’Assocalciatori, Andrea Fiumana. Invitati dal sindaco, anche, per Lucca United, Galligani, Pacini e Giarratano e Moreno Micheloni, in quanto socio di minoranza attuale del club. Tambellini ha esordito riconoscendo «l’alto senso di responsabilità e di collaborazione» mostrato da Ghirelli nei numerosi contatti in questi giorni. Il sindaco, entrando, nel merito della crisi rossonera, ha ribadito che è «necessario creare le garanzie per un progetto che tenga conto di ciò che si vuol fare a Lucca con il calcio.

Per i giocatori, per i tifosi, ma – ha sottolineato il primo cittadino – anche a livello sociale, dal vivaio al pensare al calcio come elemento educativo». Ghirelli ha confermato la sua preoccupazione, ribadita nei tanti contatti di questi giorni con il sindaco e ieri con lo stesso numero uno di Palazzzo Orsetti e con Moriconi, incontrato qualche ora prima. «Il primo elemento di preoccupazione – ha spiegato il presidente di Lega – è dato dalla questione della fidejussione “Finworld”, bocciata dalla Caf. La nostra posizione è ferma: va sostituita, come mi auguro riterrà la Commissione nel dispositivo». E la Lucchese? «E’ nella situazione delle altre – ha tagliato corto Ghirelli alle insistenti domande –, in quella delle altre quattro inizialmente affidatesi a “Finworld”». Come a dire che l’altra garanzia che Moriconi aveva dichiarato di aver presentato, evidentemente, per la Lega non è valida. Si rischiano, perciò, altri punti di penalizzazione che potrebbero compromettere la stagione (o, addirittura, portare all’esclusione se inadempienti).

Sul passaggio di proprietà, Ghirelli ha rilevato che, «al momento» non ha «mai ricevuto alcun atto ufficiale di cessione delle quote». «Ho incontrato Moriconi – ha aggiunto il presidente – . L’unica cosa che vi posso dire, in merito alla situazione, è che mi trovo perfettamente d’accordo con il sindaco: ci sono dieci giorni da sfruttare, di qui alla ripresa, augurandoci di trovare una soluzione positiva per un club storico e di valore. Auspichiamo che la situazione evolva, dando alla Lucchese una prospettiva e per questo lavoriamo». «Una prospettiva – ha soggiunto Tambellini – che sia condivisa da tutti». «C’è un quadro – ha concluso Ghirelli – , da provare a realizzare, senza illusioni. Situazione complicata. Sono realista, non ottimista». Fin qui le dichiarazioni ufficiali. La realtà è questa: si punta, come suddetto, a sfruttare la mancata ufficializzazione a livello federale del cambio di proprietà. Per convincere Moriconi a tornare sui propri passi, far recedere la cordata romana, attuale detentrice del 98% e, con il sindaco quale garante, avviare una trattativa con altri gruppi o imprenditori (probabilmente locali) disposti a salvare la Pantera. Ma alle loro condizioni.