Euro 2020: Di Lorenzo, il fenomeno sotto casa. Ghivizzano si colora di azzurro

Stasera il terzino dovrebbe giocare contro la Svizzera dal primo minuto, in paese c'è emozione e tutti ricordano il saldo legame che lega il calciatore alla sua terra di origine

Giovvani Di Lorenzo assieme alla compagna Clarissa Franchi (foto Borghesi)

Giovvani Di Lorenzo assieme alla compagna Clarissa Franchi (foto Borghesi)

Lucca, 16 giugno 2021 - Difficile descrivere a parole l’atmosfera che si sta vivendo nel paese di Ghivizzano. L’emozione è palpabile. Stasera l'Italia sfida la Svizzera nella secondo partita agli Europei e da queste parti tutta l’attenzione è concentrata sull’idolo di casa, Giovanni di Lorenzo, il terzino ghivizzanese in forza al Napoli e destinato al debutto dal primo minuto, salvo ripensamenti dell’ultima ora del ct Mancini, dopo l’ampia parte di partita giocata contro la Turchia quando è subentrato al posto dell’infortunatosi Florenzi. "Fondamentale e risolutivo", dicono di lui e con crescente convinzione ai tavoli del bar del paese, dove tutti guardano anche alle sorti della squadra locale, il Ghiviborgo, dove proprio Di Lorenzo ha mosso i primi passi.

Lui che ha sempre mantenuto forti le radici con il proprio paese. Qui a Ghivizzano dove torna non appena gli impegni gielo permettono, ha ancora tutta la famiglia, la compagna Clarissa Franchi, che a maggio gli ha regalato la figlia Azzurra, ma anche gli affetti più cari e gli amici determinanti, quelli che ci sono sempre e sempre ci saranno. E che stasera sperano di vederlo correre braccia al cielo, magari dopo aver segnato un gol, proprio come quando da ragazzino faceva impazzire gli appassionati di calcio che già intravedevano in lui la stoffa del futuro campione.

Una grande fiducia in questo giovane atleta di Ghivizzano che, con la sua storia, ha dimostrato come si possa cadere e rialzarsi, senza perdere mai di vista l’obiettivo e allenandosi con tenacia e concentrazione. Le parole che proprio Giovanni ha pronunciato nella sua Ghivizzano in occasione grande festa organizzata per lui il 30 giugno 2019 alla vigilia della suo trasferimento al Napoli. Con lui c’era tutto il paese e la sua famiglia, e a loro ha assegnato il messaggio di non mollare, di perseguire nei loro sogni e di non farsi abbattere dalle circostanze negative. Queste possono essere trasformate in opportunità, spesso basta crederci. Come era successo a lui.

Quando, dopo un’ottima stagione all’Empoli in serie A, con 37 presenze e 5 gol all’attivo, era arrivata la retrocessione della squadra in serie B, un periodo particolarmente difficile che ben si risolse grazie alla chiamata del Napoli, squadra dove il talentuoso terzino destro è rinato in tutti i sensi.

Quel passo in più, per lui, dato anche dal carattere e dall’essere sempre rimasto con i piedi per terra, nonostante i successi ottenuti fin dai tempi in cui militava nella giovanile della Lucchese e giocava come attaccante. Per tutti era "Batigol", ricordando il grande Gabriel Batistuta, un giovane di provincia dalla stoffa del campione, con un sogno nel cassetto: diventare calciatore professionista.