Andreucci: non riesce il poker al "Ciocchetto"

Il pluricampione italiano si piazza secondo dietro allo scatenato veronese Scandola. Terzo assoluto il bergamasco Perico

Il veronese Umberto Scandola, con Daniele Pasi (foto), a bordo della Hyundai i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia, gommata Michelin, ha vinto la 29ª edizione del "Ciocchetto", prendendo la testa fin dalla prima prova speciale di sabato pomeriggio e difendendo, poi, il primato dall’assalto di Paolo Andreucci in coppia con David Castiglioni, a bordo della Citroen C3 R5 PRT gestita da BB Competition. A chiudere un podio di grande valore tecnico e agonistico il bergamasco Alessandro Perico, con Mauro Turati come navigatore, a bordo di una Skoda Fabia R5. In pratica il trio che aveva chiuso in testa la la prima tappa di sabato su una sede stradale bagnato e viscida.

Scandola aveva vinto cinque delle sette prove speciali in programma, contro le due di Andreucci, il quale si è trovato a guidare la vettura francese per la prima volta sul fondo asfaltato. "E’ stato davvero bello vincere il Ciocchetto Event 2020 – ha commentato all’arrivo Umberto Scandola –. E’ sempre bello vincere al Ciocco, che è un luogo cui sono affezionato per tanti ricordi sportivi e, soprattutto, è stato bello vincere, perché chiudiamo con una affermazione una stagione, per me, povera di risultati, in un “Ciocchetto” che, per il podio finale, sembra una gara di campionato italiano".

Il "Ciocchetto" è stata una gara super, con oltre venti vetture "R5" al via e campioni di primo piano. Felice anche il navigatore di Scandola, Daniele Pasi: "Vincere qui è stato davvero una grande soddisfazione, ma soprattutto, per me, ricevere lo splendido trofeo intitolato ad un grande copilota come ”Icio” Perissinot sono un’ emozione ed un onore immensi".

L’undici volte campione italiano assoluto Paolo Andreucci, con David Castiglioni alle note, nelle prime battute di gara, su strade che conosce molto bene, ha dovuto cercare di riadattare l’assetto da asciutto secco della sua Citroen C3 R5 PRT alle condizioni di pioggia e fango del "Ciocchetto". A tratti il suo passo è stato competitivo, ma Scandola è, comunque, risultato imprendibile. Il bergamasco Alessandro Perico, altro quotato pilota in gara, è incappato, nelle prime due prove speciali della prima tappa, in tre testacoda. Rimboccatosi le maniche, con il navigatore Mauro Turati e la Skoda Fabia R5 della PA Racing, Perico, ha iniziato una bella rimonta fino al terzo posto che ha rischiato di perdere nel finale, ancora per un errore.

Per la famiglia Marcucci, dopo il ritiro per uscita di strada di papà Andrea, su Skoda Fabia R5, con Richard Gonnella navigatore, è stato bravo il figlio Luigi, sempre su Skoda Fabia R5, con la quale debuttava, decimo assoluto. Bene anche l’altro figlio, Francesco, al primo rally della vita, quarto di classe R2B con una Peugeot 208. Tra le vetture storiche, prima la Fiat 127 Sport di Tiziano Zadra, con Francesca Mattei.

Dino Magistrelli