Caos Lucchese, il sindaco: "Se non paga i debiti, via lo stadio"

Tambellini ipotizza la revoca della concessione e usa parole dure con la nuova proprietà

Castelli cerca di placare la rabbia dei tifosi (foto Alcide)

Castelli cerca di placare la rabbia dei tifosi (foto Alcide)

Lucca, 29 dicembre 2018 - Chiede "chiarezza dalla nuova proprietà della Lucchese" e "in assenza di ripianamento dei debiti con il Comune" ipotizza la "revoca della concessione dello stadio" Porta Elisa. Così, in una nota, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini illustra la sua posizione rispetto al passaggio di proprietà per la cifra simbolica di 1 euro della società calcistica rossonera, che milita in serie C, a una cordata di imprenditori romani capeggiata da Aldo Castelli e con amministratore unico Umberto Ottaviani mentre l'ex guardalinee di serie A Enrico Cenniccola risulta nella compagine societaria.

"In queste ore convulse - afferma Tambellini - successive alla presentazione dei nuovi proprietari della Lucchese Libertas 1905, i quali da quello che abbiamo ascoltato" in una conferenza stampa "non sembrano avere progetti di qualche interesse, sembra ormai chiaro a tutti che la squadra si trova su un binario morto".

foto Alcide
foto Alcide

Tambellini aggiunge: "Non siamo a conoscenza dei motivi che hanno determinato la situazione attuale né sappiamo perché non si riesca a costruire un progetto serio per il calcio professionistico lucchese, magari con l'apporto di realtà che già operano sul territorio", mentre "nei mesi passati più volte sono state date per acquisite soluzioni che hanno avuto modalità e esiti imbarazzanti sulle prospettive future della squadra".

"Ieri - prosegue - senza alcuna informazione preventiva siamo venuti a conoscenza che esiste una nuova compagine proprietaria, che avrebbe rilevato già da giorni la Lucchese. L'esordio, ascoltando la conferenza stampa, non ci è parso dei migliori né incoraggiante. La mia amministrazione è consapevole che la Lucchese rappresenta un patrimonio dell'intera città: non saremo in nessun modo accondiscendenti con chi risulterà privo delle necessarie garanzie per costruire un reale progetto di rilancio della squadra".

Tambellini quindi ha voluto ricordare le "significative situazioni debitorie fra società e Comune di Lucca, le quali in assenza di ripianamento potranno portare alla revoca stessa della concessione dello stadio. Ribadisco che la mia amministrazione non è disponibile in alcun modo a procedere in situazioni che non siano della massima chiarezza e affidabilità. Mi rendo disponibile ad un incontro con i giocatori che reclamano certezza per il futuro. Quello che dico deve servire a tenere lontano dalla Lucchese alleanze imprenditoriali che non esplicitino in modo netto e chiaro il loro progetto e che non diano evidenti segni di alta affidabilità".