Libertà religiosa, parte con la Riforma un ciclo di conferenze

Primo incontro sabato 25 novembre. Un programma ecumenico del Centro culturale “Vermigli”, in collaborazione con l’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Lucca e la Chiesa valdese

Un particolare della locandina

Un particolare della locandina

Lucca, 22 novembre 2017 - Dopo la mostra a fumetti su Martin Lutero durante i comics, continuano a Lucca le iniziative per i 500 anni della Riforma protestante. Sabato 25 novembre, infatti, la prima conferenza del ciclo di incontri di approfondimento sul tema "Teoria e prassi della libertà religiosa", organizzato dal Centro Culturale “P.M. Vermigli”, in collaborazione con l’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Lucca e con la Chiesa valdese di Lucca, sarà dedicata al tema "Riforma e libertà".

L'appuntamento  è per le 18 di sabato 25 novembre in via S. Andrea 33 con gli interventi di Stefano Gagliano ("Lutero e la libertà del cristiano");  Eugenio Biagini ("Dalla tolleranza alla libertà di coscienza"), Mario Biagioni ("Riforma e libertà religiosa nell’Italia del Cinquecento". L'incontro sarà introdotto da Samuele Del Carlo (presidente del Centro “Vermigli” di Lucca) e moderato da Stefano Giannatempo (pastore della Chiesa valdese di Lucca).

Si tratta, come detto, del primo appuntamento di un ciclo di conferenze e incontri sul tema della libertà religiosa: "Per superare vecchie e nuove restrizioni in materia _ spiegano gli organizzatori - intendiamo porre all’attenzione dei cittadini italiani la questione che, a nostro giudizio, rimane centrale per tutte le civiltà democratiche veramente libere e rispettose della coscienza umana, cioè quella della libertà religiosa eguale per tutti e senza discriminazioni".

Il ciclo si propone come un percorso formativo finalizzato all’approfondimento dei temi legati ai diritti fondamentali della persona umana e al rapporto tra Stato e Chiese, con particolare riferimento all’Italia e alle varie confessioni religiose presenti nel nostro Paese: protestantesimo, cattolicesimo, ortodossia, ebraismo, islamismo.

"Un percorso che offrirà ai suoi partecipanti gli strumenti necessari per una formazione a carattere teorico-pratico, attraverso conferenze pubbliche e incontri di approfondimento affidati a esperti e cultori delle materie oggetto del programma", dicono ancora gli organizzatori.  L'obiettivo è quello di rivolgersi a tutti, ma è un percorso "particolarmente consigliato a insegnanti di religione, giornalisti, giuristi, docenti di materie umanistiche, specialisti di scienze politiche, funzionari, ministri di culto, religiosi, seminaristi, sacerdoti, studiosi con specifiche competenze nel campo degli studi religiosi, del rapporto con le comunità di fede e, più in generale, del pluralismo confessionale nell’ambito della società multiculturale. Intrecciando percorsi formativi storici, politici, giuridici, economici, etici, questo Ciclo di conferenze e incontri di approfondimento è il primo del suo genere che si propone in Italia. Sono previsti due semestri, dedicati rispettivamente alla teoria e alla prassi della libertà religiosa".