Incubo zanzare, disinfestazioni all'anno zero

Il Comune diffonde i consigli ma chi vuole debellarle deve pagare. Scatta l’allarme nel Morianese

Disinfestazione zanzare

Disinfestazione zanzare

Lucca, 15 giugno 2019 - C'erano una volta le cosiddette serate ‘a veglia’, passate a far due chiacchiere nella frescura della sera. Da dimenticare. Rischiano di diventare serate da incubo, assaltati dalle zanzare pronte a far di noi bersagli multipli. E non c’è niente di ineluttabile: il punto è che il Comune, da tempo, non fa disinfestazione nei fossi e canali pubblici. Risparmia sulla nostra pelle, fuor di metafora. A segnalare una situazione già oltre il livello di guardia è la zona del Morianese dove la ricchezza d’acqua fa invigorire i frutteti ma diventa culla natale per centinaia di migliaia di larve.   «Con il primo caldo ci hanno subito preso d’assalto – dicono alcuni abitanti di San Quirico di Moriano –. Non si può star fuori la sera a meno che non ci si imbottisca di veleni chimici che non fanno bene neanche a noi. C’è anche un problema legato alla trasmissione delle malattie, nessuno lo considera?». Qualcuno sì. Basta digitare su internet ‘disinfestazione zanzare’ e appare l’elenco delle città che hanno provveduto, Viareggio compresa. A Bologna è guerra senza quartiere: l’anno scorso le zanzare, a causa dei virus che avevano contribuito a diffondere, avevano provocato ben diciotto casi neuro-invasivi. Infatti sia la zanzara tigre che la zanzara comune sono portatrici di virus, quale il West Nile tra i tanti, che minano la salute dei cittadini, soprattutto gli anziani e gli immunodepressi. Così il Comune, quello di Bologna, investe oltre 180mila per trattamenti ad hoc nelle aree pubbliche cittadine e con prodotto a basso impatto ambientale e chiede ai cittadini di acquistare un kit per una duplice azione integrata.    E qui? «I privati che vogliono disinfestare dalle zanzare nelle proprietà ci possono contattare – spiegano da Sistema Ambiente – . Noi facciamo un sopralluogo e gratuitamente, senza impegno, inviamo loro un preventivo. La spesa è in base alla manodopera impiegata e alla quantità di prodotto».

Pagando si può. Ma nei canali pubblici, dove le zanzare fanno vacanza  e intanto mettono su ‘nidiate’ di 3-400 larve ogni esemplare tigre, è terra di nessuno. Intanto i dati di Vape Foundation, rendono noto l’attuale indice potenziale d’infestazione di Lucca – che può oscillare dal livello zero al livello 4 – e che è già a livello 2. Praticamente sul terzo gradino di ‘emergenza’. E il Comune? Ieri ha pubblicato sulla propria home page i classici consigli di prevenzione: evitare ristagni di acqua, nei sottovasi, ma anche tombini, caditoie, bocche di lupo, coprire le piscine, togliere di giro lattine e bottiglie con possibili residui.    Altro consiglio appena diffuso da Palazzo Orsetti è quello «trattare l’acqua nei tombini e nelle griglie di scarico con appositi larvicidi, introdurre dove è possibile pesci larvivori come i pesci rossi o gambusia (pesciolino d’acqua dolce ghiottissimo di zanzare) nelle fontane da giardino, ripulire da erbaccia e sterpi». Non così scontato e conosciuto è lo stratagemma illustrato per contrastare lo sviluppo larvale nei contenitori che non possono essere rimossi. Per ottenere l’effetto anti-zanzara possono essere introdotti filamenti di rame in misura di 20 grammi per ogni litro di acqua. Così come suggerisce ancora il Comune «Nei cimiteri è ottimale l’uso di vasi portafiori in rame». Che tengono lontane le zanzare sì, ma certo non i ladri.