WikiPedro racconta l’arte di Lucca con ironia

A trent’anni è una star dei social con la sua formula scanzonata. Ora soggiorna a Lucca per realizzare video sulle bellezze della città

“WikiPedro“ in uno dei suoi recenti video sulla sua pagina Facebook dedicati a Lucca

“WikiPedro“ in uno dei suoi recenti video sulla sua pagina Facebook dedicati a Lucca

Lucca, 17 maggio 2022 - Diventare una celebrità sui social network non è facile, ma ancora più difficile è rimanerlo nel tempo. “WikiPedro“, nome d’arte di Pietro Resta, trent’anni, fiorentino, con un passato da calciatore (squadra primavera del Siena e un’esperienza in serie D) e una grandissima passione per la storia dell’arte, coltivata da autodidatta con curiosità, serietà e costanza, dal 2018 è una vera star di facebook e instagram.

Sulle due piattaforme social, WikiPedro vanta rispettivamente 230mila e 160mila follower, ma è presente anche su YouTube e TikTok. I suoi video, brevi da tre minuti e lunghi da mezz’ora, hanno raccontato in modo divertente, brillante, veloce, ma anche dettagliato, prima Firenze, poi altre città toscane, ovviamente con il naturalissimo accento fiorentino del protagonista.

Da qualche giorno WikiPedro è a Lucca e ha già raccontato con successo in rete le sue storie sull’Anfiteatro, il Duomo, le Cento chiese con i loro “errori“ e la Villa Reale di Marlia. Nelle prossime settimane, dopo aver “scoperto“ qualche altro luogo della nostra città, Pedro viaggerà anche nei borghi e nei luoghi più belli di Media Valle e Garfagnana. Molto positive le sue impressioni su Lucca e sui lucchesi.

Come hai iniziato questa avventura in rete?

"Nel 2015 ho girato i primi video a Firenze per il B&B di famiglia. Dal 2017, dopo aver studiato un bel po’, ho iniziato a realizzare i primi video divulgativi sula storia di Firenze. Nell’agosto 2018, il colpo di fortuna con il servizio su di me andato in onda nel Tg di Italia1, Studio Aperto, alle 18. Da lì tutto è definitivamente esploso".

Come si fa ad avere successo?

"La ricetta non ce l’ha nessuno. Ci vuole tanto tempo, tanta pazienza e crederci senza farsi influenzare da nessuno, soprattutto all’inizio. La cosa importante secondo me è concentarsi sul contenuto del messaggio. Dare un servizio, parlare alle persone, essere utili. Tutto il resto viene di conseguenza".

Qual è il tuo pubblico?

"Dipende dai social: su facebook l’età è più alta, su Instagram ci sono più donne, su Tik Tok i ragazzini. Mi ha fatto piacere su fb ricevere i complimenti di una nonna di Firenze perché le ricordavo i luoghi e le storie della sua infanzia. questo ti ripaga più di qualsiasi altra cosa".

Che rapporto avevi fino a oggi con Lucca?

"Sono venuto più volte, ma sempre velocemente, senza approfondire bene. Avevo già “annusato“ la sua importanza storica, come unica città indipendente dal Granducato, così mi sono messo a studiare ed eccomi qui. È stato impegnativo, ma anche bello e stimolante: soprattutto quando sei ospite, è anche una forma di rispetto".

Come hai trovato la città e i suoi abitanti?

"Mi ha colpito in particolare il fatto che a Lucca i dintorni ci sia tanta storia, ma anche tanto verde e tanta pace. Il turismo qui non ti opprime e ci sono anche angoli deserti, soprattuto la mattina presto, quando Firenze, invece, è già in pieno caos. Tutto sommato è una città molto elegante e mi sembra anche molto pulita. Ho visto un attaccamento giusto da parte dei lucchesi, che mi hanno dimostrato, giorno dopo giorno, una grande gentilezza. Perché nelle città bisogna viverci e abitarci qualche giorno per poterle godere appieno".