Volto Santo I tanti significati del restauro

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don Franco

Cerri

Il Volto di Cristo ha un suo splendore, a prescindere da ogni immagine, sia pure splendida. Cristo è per sempre glorioso per la sua morte e risurrezione. E non c’è restauro che tenga. Ma nel restauro del ”Volto Santo” mi piace leggere un triplice segno dei tempi per la nostra Chiesa e per la Città di Lucca. Il primo segno è il richiamo a mettere al centro la persona di Gesù, morto e risorto, speranza di ogni uomo. Non darei per scontato che la devozione al Volto Santo, tenga presente questo, anche perché la forza dell’abitudine porta l’uomo a fare le cose in maniera meccanica. La manifestazione annuale della Santa Croce non è automaticamente un segno di fede che, invece, va rinnovato di volta in volta. Non è detto che la processione con tanto di Luminara e tutti i riti che si compiono nelle feste della Santa Croce manifestino la fede dei lucchesi e non siano piuttosto un evento da ripetersi annualmente, perché si è sempre fatto così.

L’occasione del restauro della sacra effigie dovrebbe essere un invito a riscoprire la centralità della persona di Gesù. L’altro segnale è l’invito a ”restaurare” la nostra Chiesa, la comunità ecclesiale, perché non dimentichi di essere il riflesso dello splendore del Volto di Cristo nel nostro tempo. Un invito a uscire dal torpore, dalle stanchezze, da un certo immobilismo. Vi sono comunità, con preti e laici che non si sono accorti di vivere nel 2022, e vanno a cercare anticaglie di tempi passati, che ormai non dicono più niente, e sono immagine di una Chiesa morta. Fa anche riflettere la scarsa partecipazione alla vita ecclesiale, in particolare dei giovani e dei ragazzi. Forse bisogna chiedersi quale volto di Chiesa hanno davanti a loro. Vi è anche un terzo segnale che viene dal restauro del ”Volto Santo”: un richiamo alla Città e alle sue istituzioni a ”restaurarsi“, a rinnovarsi, per essere sempre di più un autentico servizio alle persone. Per rendere così più vera e non semplicemente formale la sua partecipazione alle feste della Santa Croce. In passato il Volto Santo veniva chiamato ”Re dei Lucchesi” e si sa che Cristo non è un re alla maniera umana, ma si è fatto servo dell’uomo. Quelle migliaia di luci che risplendono nel percorso della processione, detta ”Luminara” dovrebbero essere il segno di una città che illumina il cammino di ogni uomo all’incontro con il Volto di Cristo.