VIA, VIA, FORI DALLE PALLE
Facevo sempre vista d’un vedella,
o mi giravo dandoni le spalle;
mi veniva a cerca’ per fa’ franella,
ma… ’un la volevo propio tra le palle.
L’avevo conosciuta a ‘na festina,
era antepàtia, e vanto discoreva!
Secca finita ‘ome ‘n’acciughina,
e nel balla’ du’ lenti mi stringeva.
Aveva l’occhi a matta, spiritati,
il fiato ni puzzava di stantìo
per i dentoni gialli, inverdurati,
e si strusciava col su’ corpo al mio.
Ava’ ‘ccapelli unti e appicciàti,
e da vel giorno lì ni dissi addio.
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