"Vado al lavoro...", ma non è mai arrivato

L’imprenditore Moreno Galliani è scomparso martedì, ritrovata l’auto. Il figlio: "L’ho cercato ovunque. Il cellulare è spento"

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CAPANNORI

Ore, ormai giorni di apprensione per l’imprenditore Moreno Galliani che sembra svanito nel nulla. Non è esclusa l’ipotesi di un allontanamento volontario. Ma il mistero rimane. Galliani, 66 anni, fondatore delle concessionarie Opel e Peugeot dell’Autotecnica Lucchese, non dà sue notizie da martedì pomeriggio. Partito dal parcheggio di un bar sulla via Pesciatina, nel capannorese, era diretto tra Massa e Cozzile e Borgo a Buggiano dove l’azienda ha una seconda concessionaria. Galliani è molto conosciuto in Valdinievole. Il gruppo ha una terza sede in Versilia, a Montramito in via Duccini, nel Comune di Massarosa, ma a breve distanza da Viareggio.

Capelli bianchi, occhi celesti, altezza all’incirca un metro e ottanta, è stato avvistato l’ultima volta martedì sera intorno alle 20 a Buggiano. La Ford Fiesta bianca con cui era partito è stata ritrovata ieri pomeriggio nei pressi di un bosco in una strada sterrata, via delle Case Alte a Petrognano, tra Capannori e Villa Basilica. Nell’abitacolo nessuna traccia del telefono cellulare. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e volontari. Stanno vivendo ore di preoccupazione i familiari.

Il figlio Sebastiano, ricostruendo la scomparsa del padre, spiega: "Ci siamo sentiti alle 14,30 di martedì per telefono, nessun problema manifestato da mio padre. Abbiamo parlato di lavoro come spesso facciamo e lui, come tutti i giorni, si sarebbe dovuto recare in Valdinievole. E’ una persona dinamica, che tiene moltissimo alle nostre aziende. Nel corso del colloquio telefonico non è emerso niente che facesse presagire qualche timore o preoccupazione da parte sua. Non è mai arrivato a destinazione e ovviamente ci siamo preoccupati – aggiunge Sebastiano Galliani – quindi ci siamo decisi a lanciare l’appello attraverso la nota trasmissione "Chi l’ha visto". Abbiamo descritto il tragitto e le abitudini di nostro padre. Dopo la trasmissione c’è stato un riscontro, qualcuno lo avrebbe visto a Buggiano verso le 20 di martedì sera, diverse ore dopo l’appuntamento che aveva nella filiale in Valdinievole. L’auto non aveva il logo aziendale, quindi forse è passata inosservata. La cella a cui il telefono portatile di mio padre si è collegata l’ultima volta, prima di spegnersi, è quella tra Chiesina Uzzanese e Ponte Buggianese verso le 13,30 di mercoledì 24. Ho perlustrato quelle zone palmo a palmo, Villa Basilica? Lì hanno trovato la macchina, ma che io sappia non ci conosceva nessuno. Mi sono recato a casa sua, tutto è in ordine".

L’imprenditore assumeva farmaci quotidianamente, prescritti dai medici per alcune patologie e non si sa se li abbia dietro. Indagano i carabinieri, con l’ausilio di volontari che hanno setacciato il bosco fino a sera. Galliani è appassionato di automobilismo come testimonia Luca Ciucci, delegato Aci, ufficio di località Arancio a Lucca, legato a Galliani da una solida amicizia: "Ci conosciamo da ragazzi, da adolescenti che avevano il sogno delle corse. Cominciammo nel 1976 con le prime gare, fino al 1979. Ho anche lavorato nel suo calzaturificio. Inventammo il cosiddetto "rally dello Zoccolo", con altri appassionati, successivamente diventato "Città di Lucca". Siamo andati spesso anche a Monza a vedere la Formula Uno, dormendo in tenda".

Massimo Stefanini