Usi civici: proposta del Comune per un accordo con Henraux Critici ambientalisti e frazionisti

"Il consiglio comunale porti subito in approvazione lo statuto di Asbuc per permetterne le elezioni". Creare futuro ha presentato una mozione per velocizzare i tempi riguardanti l’arcinota controversia sugli usi civici e chiedendo al contempo al consiglio comunale "di sollecitare, in accordo con la Regione, il rinvio dell’udienza di Appello con Hernraux per consentire la ricostituzione della legittima rappresentanza dei frazionisti". Intanto tiene banco la proposta di accordo con Henraux che il 29 luglio l’amministrazione presenterà in consiglio comunale, dopo un tour di illustrazione nelle frazioni. A contestarlo gli ambientalisti. "Il sindaco ha programmato 5 incontri, riservati ognuno ai soli residenti dei paesi interessati, per illustrare la “sua proposta” di conciliazione sulla causa di appello Henraux contro Comune e Regione e Usi civici che si terrà il 6 settembre – dicono – le associazioni Mountain Wireless, Apuane Libere odv e Amici della Terra – è grave che il sindaco, anziché portare il consiglio comunale lo statuto dell’Asbuc, decida in modo populista di convocare assemblee dalle quali trarre avallo alle sue proposte preconfezionate. In nessun caso queste assemblee avranno titolo di avallo delle proposte che il sindaco presenterà in quanto è impossibile che in quella sede sia rappresentata la volontà maggioritaria e legale degli aventi diritti. Non si tratta di un referendum. Nessuna ipotesi di accordo con l’occupante abusivo Henraux può prescindere dalla restituzione integrale di quelle terre alla proprietà demaniale". Critica anche la Comunità civica La Cappella. "Perché un così serrato tour de force in alcune frazioni della montagna – domanda – per presentare una sua ipotesi di conciliazione di cui non abbiamo nessun documento? Perché non dare spazio e tempo alla riflessione? Intende il sindaco accettare, per quanto riguarda la proprietà delle terre, lo scambio proposto dalla società Henraux? Basterebbe seguire la legge trasmettendo, come anche sollecitato dalla Regione la copia dello Statuto, indire una regolare assemblea di tutti i frazionisti e chiedere un rinvio dell’udienza del 6 settembre in attesa di espletare tutti i passi formali".