“Uniti per la sicurezza sul lavoro“

Cgil, Cisl e Uil lanciano la proposta di un “patto“ forte anche per il settore appalti. Più anomalie nell’edilizia

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Bandiere, elmetti e la forza dei numeri – oltre che delle parole – per rilanciare un patto forte e unitario nel nome della sicurezza nei luoghi di lavoro. Cgil, Cisl e Uil ieri mattina sono scesi in piazza (Napoleone), significativamente davanti alla sede della Prefettura per per sollecitare le istituzioni e la politica ad un patto per la salute e la sicurezza. Una manifestazione particolarmente partecipata, a dimostrazione di quanto il tema sicurezza sia sentito, soprattutto dopo i recenti fatti di Prato. C’era anche il consigliere comunale Roberto Guidotti.

Massimo Bani (Cisl): “Oggi siamo qui perchè non ci siano più incidenti sul lavoro – dichiara il segretario generale Cisl Toscana Nord –. Purtroppo in Italia manca una vera strategia sulla sicurezza sul lavoro, c’è bisogno di tessere meglio la questione legislativa dal livello nazionale fino alla contrattazione aziendale sotto gli aspetti strategici dell’innovazione, formazione sia per i datori di lavoro, lavoratori e scuole, a tutti i livelli. Un aspetto centrale è quello della patente a punti sulla sicurezza. E anche sulla questione degli appalti non si può permettere che aziende diverse possano farsi dumping sulla sicurezza“.

Rossano Rossi (Cgil): “Purtroppo la sensazione è che al di là dei controlli – sottolinea il segretario generale Cgil – con il tempo della pandemia che si è sommata e ha generato precariato crisi povertà, si sia creato un mix micidiale con fattori moltiplicanti delle condizioni che favoriscono il non rispetto delle regole. Non si può accettare il lavoro pur che sia, sotto il ricatto o così o niente. Ci preoccupa molto anche il codice degli appalti – evidenzia Rossi –: allargare le maglie diminuendo i controlli e favorendo il massimo ribasso non è certo il miglior presupposto se si vuol garantire sicurezza. Per questo oggi siamo qui in piazza, unitariamente, personalmente contento anche anche la Cei si sia espressa con forti critiche alla questione appalti“.

Giacomo Saisi (Uilm): “Dobbiamo ripartire dalla formazione e dalla sicurezza come materia scolastica insegnata in classe. Gli alunni di oggi saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani. Altro punto importante – aggiunge Saisi – : aumentare i controlli rafforzando gli organici deputati. Su 4 milioni di aziende in Italia sono stati fatti 10mila controlli, di questi 8mila sono risultate aziende irregolari o non in sicurezza. Durante la pandemia in accordo con il prefetto sono stati fatti controlli anche da parte di tutte le forze dell’ordine. Una task force che ha dato ottimi frutti, da ripetere soprattutto nel settore dell’edilizia dove sono emerse il 53% delle anomalie riscontrate nella totalità“. Alle 11.30 i tre segretari delle organizzazioni sono stati ricevuti dal Prefetto che questa mattina si confronterà anche con i sindacati del comparto per l’emergenza (calo) infermieri nelle residenze assistite per anziani.