Lotta contro il tempo. Meno di dieci mesi per reperire risorse, decine di migliaia di euro, per raggiungere il budget di un terzo del costo complessivo dell’opera e poter accedere, solo a quel punto, all’intervento della Conferenza Episcopale Italiana. Stiamo parlando degli urgenti e non più rinviabili lavori di sistemazione della chiesa di Badia Pozzeveri, frazione di Altopascio. In particolare l’intervento di maggiore necessità, anche per un’elementare questione di sicurezza, riguarda il tetto dell’edificio sacro. La struttura ha bisogno di molte cure, dopo il nuovo look alle stanze per il catechismo adesso serve un maquillage completo. "Certamente la copertura - dichiara don Simone Caniglia, parroco del paese - , è la priorità assoluta in quanto nel corso dei decenni la pioggia e le infiltrazioni purtroppo hanno intaccato la guaina di protezione e spesso ci sono problemi con i solai. Come se non bastasse, anche gli infissi ormai sono deteriorati e ammalorati dall’umidità. Vanno sostituiti praticamente tutti. Per non parlare degli impianti, con particolare riferimento a quello elettrico e che deve rispettare tutti gli standard". Insomma, un progetto non più rinviabile ma, inevitabilmente, oneroso. "Proprio così - fotografa la vicenda il sacerdote - , ed è per questo che faccio appello alla generosità dei parrocchiani e di tutti coloro che hanno a cuore la comunità. Perché un terzo della cifra è la conditio sine qua non per poter fare la richiesta ufficiale alla CEI, prevista per novembre 2023, se raggiungeremo il target previsto. Ci contiamo". Fin qui il parroco, don Simone, arrivato a Badia ormai nel 2014 dopo un’esperienza a Massarosa, giovane, molto apprezzato, originario di Santa Maria a Colle, in Lucchesia, brillantemente laureato in Storia moderna all’Università di Pisa, sostituì il mitico don Corrado Frediani che svolse il suo ministero per 27 anni nella frazione altopascese, circa 2.700 abitanti. Senza dubbio anche il Comune farà la sua parte. La cifra da raggiungere non è ancora conosciuta, perché gli architetti stanno elaborando il computo metrico dell’intervento. La raccolta fondi partirà appena si saprà l’onere economico. Successivamente, quando il cantiere aprirà, bisognerà capire se le funzioni religiose potranno continuare, visto che si lavorerà sul tetto, oppure bisognerà trovare una sede provvisoria.  Massimo Stefanini

Cronaca

Lotta contro il tempo. Meno di dieci mesi per reperire risorse, decine di migliaia di euro, per raggiungere il budget di un terzo del costo complessivo dell’opera e poter accedere, solo a quel punto, all’intervento della Conferenza Episcopale Italiana. Stiamo parlando degli urgenti e non più rinviabili lavori di sistemazione della chiesa di Badia Pozzeveri, frazione di Altopascio.
In particolare l’intervento di maggiore necessità, anche per un’elementare questione di sicurezza, riguarda il tetto dell’edificio sacro. La struttura ha bisogno di molte cure, dopo il nuovo look alle stanze per il catechismo adesso serve un maquillage completo.
"Certamente la copertura - dichiara don Simone Caniglia, parroco del paese - , è la priorità assoluta in quanto nel corso dei decenni la pioggia e le infiltrazioni purtroppo hanno intaccato la guaina di protezione e spesso ci sono problemi con i solai. Come se non bastasse, anche gli infissi ormai sono deteriorati e ammalorati dall’umidità. Vanno sostituiti praticamente tutti. Per non parlare degli impianti, con particolare riferimento a quello elettrico e che deve rispettare tutti gli standard". Insomma, un progetto non più rinviabile ma, inevitabilmente, oneroso.
"Proprio così - fotografa la vicenda il sacerdote - , ed è per questo che faccio appello alla generosità dei parrocchiani e di tutti coloro che hanno a cuore la comunità. Perché un terzo della cifra è la conditio sine qua non per poter fare la richiesta ufficiale alla CEI, prevista per novembre 2023, se raggiungeremo il target previsto. Ci contiamo".
Fin qui il parroco, don Simone, arrivato a Badia ormai nel 2014 dopo un’esperienza a Massarosa, giovane, molto apprezzato, originario di Santa Maria a Colle, in Lucchesia, brillantemente laureato in Storia moderna all’Università di Pisa, sostituì il mitico don Corrado Frediani che svolse il suo ministero per 27 anni nella frazione altopascese, circa 2.700 abitanti. Senza dubbio anche il Comune farà la sua parte.
La cifra da raggiungere non è ancora conosciuta, perché gli architetti stanno elaborando il computo metrico dell’intervento. La raccolta fondi partirà appena si saprà l’onere economico. Successivamente, quando il cantiere aprirà, bisognerà capire se le funzioni religiose potranno continuare, visto che si lavorerà sul tetto, oppure bisognerà trovare una sede provvisoria. 
Massimo Stefanini

Una raccolta fondi per i lavori alla chiesa    

Sara Melani

L’ospedale cambia guida: Mechi sarà la direttrice. Nuovo incarico per Sara Melani

L’uomo è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Pescia

Aggredisce ragazza per violentarla, il caso in un centro di accoglienza

Schianto all’alba con l’auto sul muro: muore a 34 anni, grave il conducente

Potrebbe interessarti anche

Il furgone distrutto dalle fiamme

Furgone va in fiamme mentre cercano il cadavere

Nella sassaiola con la figlia di 9 anni: "Assurdo vivere in questo modo"

Consorzio di bonifica Avvisi di pagamento soltanto tramite pec Ma nessuno lo sa

Una raccolta fondi per i lavori alla chiesa     - Cronaca - lanazione.it

Lucca, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

Una raccolta fondi per i lavori alla chiesa

Serve di raggiungere un terzo del budget in modo da poter accedere all’intervento della Cei. L’appello di don Simone Caniglia

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione