Un master sul recupero dei fanghi di cartiera

Il nuovo percorso di studio è stato attivato alla scuola Imt con Lucart. Alla ricerca di applicazioni di siviluppo per gli scarti delle lavorazioni

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È una e vera e propria novità per Imt Scuola Alti studi di Lucca. Si tratta del corso di dottorato in Management of Digital Transformation ed ha, quale obiettivo, quello di formare una nuova classe dirigente per rispondere al fabbisogno di gestione dei processi di transizione digitale.

Si ispira, dunque, alle esigenze attuali, delineate nell’ambito del Pnrr, e dunque di avvicinare imprese e istituzioni a università e ricerca. Un tema fondamentale, da più parti invocato e sollecitato, a partire proprio da chi fa impresa.

A Lucca questo nuovo approccio tra ricerca e aziende, è già sfociato – la notizia è di questi giorni – in una forte e utile collaborazione tra Imt e il colosso cartario “Lucart spa”. A coordinare il corso di dottorato, è il professore ordinario in scienza delle costruzioni Marco Paggi.

"Sono due i dottorandi – spiega il ricercatore – che seguono un progetto ispirato dall’azienda stessa; nel caso specifico della Lucart – ma stiamo collaborando anche con altre aziende, tra queste la Nemesys di Pontedera che si occupa di idrogeno – si parla di vera e propria innovazione e sostenibilità verso un tema assai delicato, perché il progetto Lucart punta proprio sul riciclo dei fanghi derivati dalla lavorazione; si tratta di sviluppare – affinché essi diventino da rifiuto a opportunità di riutilizzo – i fanghi derivanti da lavorazioni di cartiera, e capire quali applicazioni di sviluppo possono avere sul mercato".

La scienza e la ricerca, dunque, a servizio del futuro che transita, grazie al tramite degli studi di Imt e nel caso specifico dalle esigenze di Lucart, in un risvolto indubbiamente interessante per la tutela dell’ambiente, grazie appunto alla riconversione di un rifiuto. Imt, con il nuovo corso di dottorato, viene incontro non soltanto alle esigenze delle aziende, ma contribuisce a trovare le soluzioni affinché, anche gli scarti quali i fanghi di cartiera, trovino nel loro recupero non più un costo bensì si trasformino in una risorsa.

Infine, le attività di ricerca prevedono anche "un approfondimento specifico su un progetto di elevata qualificazione scientifica, in linea con il profilo curriculare e le motivazioni del dottorando". Anche in questo caso, come ha più volte sottolineato il rettore Rocco De Nicola, l’attività di Imt si coniuga con le esigenze del territorio, del tessuto produttivo e sociale, concorrendo a individuare soluzioni attraverso la ricerca e l’innovazione. Una ricerca che, fatta proprio a Lucca, non può che portare benefici, in primis, alle molte attività presenti e in espansione.

Maurizio Guccione