"Un flop la lotta allo smog Scaricabarile sui Comuni"

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Capecchi e Fantozzi vanno all’attacco “La Regione vuole imporre i controlli sugli impianti termici, ma non hanno risorse“

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"La Regione è in colpevole e gravissimo ritardo rispetto alla lotta all’inquinamento atmosferico": è l’accusa mossa dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi e Vittorio Fantozzi, che si dicono particolarmente preoccupati per gli effetti che ne deriveranno alle amministrazioni comunali. "La Regione – si legge in una nota – vuole scaricare sui Comuni i controlli sugli impianti termici, mentre i sindaci della Piana di Lucca e Pistoia (Buggiano, Ponte Buggianese, Chiesina Uzzanese, Uzzano, Pescia, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Massa e Cozzile, Lucca, Capannori, Montecarlo) ascoltati in Commissione Ambiente e Territorio, hanno chiaramente detto che non hanno né gli agenti di polizia municipale né le professionalità tecniche all’interno delle amministrazioni per verificare la bontà degli impianti. Hanno chiesto che della questione si occupi l’Agenzia recupero risorse".

Ma c’è di più secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia. "Il tentativo di scaricare sui Comuni il mancato accatastamento degli impianti termici, previsto dalla legge del 2009 e diventato obbligatorio dal 2019 ma su cui non è stato fatto niente – aggiungono – è un modo per cercare di scansare il “diritto di rivalsa“. Poiché le due sentenze della Corte di Giustizia europea per gli sforamenti per inquinamento del 2020 e 2022 stanno diventando operative e potrebbero comportare una sanzione all’Italia di oltre 2 miliardi di euro, lo Stato potrebbe rivalersi sulle Regioni che sono risultate inadempienti rispetto agli obblighi di legge, fra queste sicuramente la Toscana. La Regione, a sua volta, tenta di rifarsi sui Comuni".

Per Capecchi e Fantozzi si tratta di una impostazione completamente sbagliata che certifica il fallimento sulle politiche di miglioramento ambientale, a partire dai ritardi sulle realizzazioni delle infrastrutture, dalla gestione dei contributi e dalle carenze sulle centraline di rilevamento.

"La Regione – concludono –tenta di scaricare le proprie gravi inadempienze anche sul consiglio regionale che si troverà schiacciato tra le legittime rivendicazioni dei territori e dei Comuni ed il rischio di non normare oggi e di trovarsi domani inchiodato alle responsabilità in caso di sanzioni europee. Basta con gli annunci spot, è il momento di concentrare su questo tema le risorse adeguate, è in gioco la salute dei cittadini ma anche la tenuta delle amministrazioni comunali". Intanto sono già 5 gli sforamenti di Pm10 alle centraline della Piana su 11 giorni monitorati.

F.Vin.