Un boato, poi il crollo: collassa la pista ciclabile

La copertura in cemento si è sbriciolata all’improvviso per parecchi metri. L’assessore Raspini: "Incredibile, ha meno di venti anni"

Crollo pista ciclabile San Concordio

Crollo pista ciclabile San Concordio

Uno scenario che ricorda da vicino le voragini, talvolta di dimensioni incredibili, che si generano su molte strade di realtà dove il fenomeno della subsidenza è di casa. Ieri pomeriggio, una importante porzione della copertura in cemento e asfalto della pista ciclabile di viale San Concordio si è letteralmente sbriciolata, creando un vero e proprio cratere.

Solo la casualità ha impedito danni alle persone: in quel momento, infatti, nessun ciclista o pedone stava transitando sulla pista che è utilizzata giornalmente da centinaia e centinaia di abitanti della zona. Il crollo è stato accompagnato, come riferiscono alcuni dei commercianti della zona, da un vero e proprio boato. Pista, marciapiede, asfalto: tutto inghiottito in pochi attimi e per un tratto di alcuni metri. Una voragine che ha richiamato immediatamente i vigili del fuoco, quelli urbani, oltre ai tecnici comunali che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona: è stato transennato il tratto tra via Guidiccioni e via Savonarola. Lasciato comunque libero l’accesso alle attività commerciali, agli uffici e alle abitazioni.

Le cause? "Da una prima verifica– si legge in una nota del Comune di Lucca – è emerso che il cedimento è stato causato dalla rottura della soletta di copertura del fosso che si trova al di sotto della pista stessa: la pista ciclabile risale ai primi anni 2000, ma la soletta di copertura è antecedente e risale indicativamente a oltre 40 anni fa. Gli uffici procederanno ora alle necessarie verifiche, per valutare l’entità del problema e intervenire di conseguenza. L’obiettivo è di lavorare in somma urgenza per contenere al massimo i disagi".

Quasi senza parole l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Raspini che ha commentato l’accaduto sul suo profilo Facebook: "E’ una cosa che che ha dell’incredibile perché questo tratto è stato realizzato meno di venti anni fa e non c’erano avvisaglie esterne che lasciassero prevedere quanto accaduto, come si può notare anche dalle condizioni dell’asfalto caduto nel canale, ancora in ottimo stato. Naturalmente ci siamo subito messi al lavoro per cercare di capire le cause del crollo e per verificare le condizioni di stabilità e sicurezza del resto del percorso ciclabile. In ogni caso si procederà in somma urgenza per risistemare la zona e ridurre al minimo i disagi".

Fabrizio Vincenti