Ugo Salvoni è il nuovo presidente di Ascit

Lucchese, 41 anni, è ingegnere dell’ambiente e del territorio che lavora nel campo delle rinnovabili e della mobilità

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Ugo Salvoni è il nuovo presidente di Ascit. Lucchese, 41 anni, ingegnere formatosi tra Pisa e Milano, lavora per una utility dell’energia, con specializzazione in energia eolica, idroelettrica, biogas. Si è specializzato in vari settori e coltiva un interesse per tutte le green tech. Ingegnere dell’ambiente e del territorio che lavora nel campo delle rinnovabili e della mobilità, è stato nominato nel consiglio di amministrazione dello scorso 5 agosto. Subentra ad Alessio Ciacci in carica da fine 2020.

"È un onore e una responsabilità - annuncia Salvoni - mettere le mie competenze al servizio di un’azienda come Ascit che si distingue per le elevate raccolte differenziate e l’innovazione. Ringrazio le amministrazioni e il socio per la fiducia accordatami. Continueremo a lavorare per migliorare le performance aziendali e la qualità dei servizi alla cittadinanza".

Con l’occasione, Salvoni si presenta e saluta ufficialmente tutta l’azienda, i dipendenti e gli amministratori in carica e si augura di continuare il percorso di miglioramento intrapreso dai suoi predecessori.

Negli ultimi anni Giorgio Del Ghingaro, Tiziano Bianconcini, Maurizio Gatti e, appunto, Alessio Ciacci. Come noto la vicenda di quest’utimo aveva dato il via alla procedura per il nuovo presidente. Le dimissioni dell’ex assessore del Comune di Capannori dall’azienda sono datate 29 giugno. Dopo appena un mese e mezzo è arrivata la nuova guida dell’Ente consortile. L’iter era stato dichiarato decaduto dalla conclusione dell’istruttoria di Anac, Autorità Nazionale Anti Corruzione per una questione di incompatibilità con l’incarico di amministratore unico di Cermec a Carrara.

Ciacci ha informato i sindaci dell’Ente Consortile che si occupa dei rifiuti dei Comuni della Piana, passato come noto a Reti Ambiente, spiegando appunto il motivo della sua decadenza. All’epoca della sua nomina, infatti, fu valutata l’eventuale incompatibilità con il ruolo, (già assunto all’epoca e quindi antecedente alla presidenza Ascit), di amministratore di un’altra azienda toscana, la Cermec Spa, per il comprensorio Massa e Carrara.

Una prima interpretazione aveva escluso l’incompatibilità, in quanto storicamente in Ascit il presidente non assume deleghe gestionali, assegnate al direttore generale. Anac ha però aveva interpretato diversamente e da qui la decadenza. Ora comincia una nuova fase.

Massimo Stefanini